Ospite a Piazza con Vista condotto da Simona Sassetti, la direttrice del Santa Maria della Scala, Chiara Valdambrini.
Il Santa Maria della Scala, uno dei complessi museali più significativi d’Europa, sta vivendo un periodo di profonda trasformazione e rinnovamento, sotto la guida energica della sua direttrice, Chiara Valdambrini. Valdambrini ha delineato una visione chiara e ambiziosa per il futuro dell’istituzione, ponendo l’accento sul dialogo, la connessione con la città e una sapiente fusione tra tradizione e contemporaneità.
Valdambrini ha subito messo in evidenza la natura collaborativa del lavoro al Santa Maria della Scala, definendolo un “impegno di squadra” e ringraziando il presidente Cristiano Leone e l’intera governance per il loro supporto. Questa enfasi sul lavoro di gruppo è fondamentale per i numerosi progetti in cantiere.
Il 2025 è stato proclamato l’“Anno del Dialogo”, un’iniziativa che mira a intensificare l’interazione del Santa Maria della Scala con la città di Siena e le sue ricche iniziative culturali. “Il dialogo è una costante,” ha affermato Valdambrini, sottolineando l’importanza di rimanere sempre connessi con il tessuto urbano e le sue espressioni artistiche.
Uno dei progetti più ambiziosi è il Piano Regolatore per il recupero del restante 50% del complesso museale. Questo titanico sforzo vedrà la collaborazione di tre rinomati studi di architettura internazionali – Hannes Peer, OMA e Studio LAAN – con lo studio di Luca Molinari che fungerà da ponte tra le esigenze locali e la visione internazionale. L’obiettivo è restituire completamente il Santa Maria della Scala alla città di Siena entro l’inizio del 2026, rendendolo un polo culturale ancora più accessibile e dinamico.
Ma la visione di Valdambrini non si ferma ai confini di Siena. C’è un chiaro desiderio di proiettare la cultura senese oltre le sue mura storiche. Progetti come il Xenos Festival e diverse mostre itineranti sono pensati per “portare la cultura di Siena fuori”, condividendone la ricchezza con un pubblico più ampio.
Tra le prossime iniziative più attese, Valdambrini ha annunciato una mostra dedicata a Lorenzo di Pietro, noto come Il Vecchietta, che aprirà a ottobre. Questo artista straordinario, le cui opere sono disseminate in tutta Siena, sarà il protagonista di un’esposizione organizzata in collaborazione con Giulio Dalvit, curatore associato della Frick Collection, promettendo un evento di grande risonanza artistica e culturale.
Infine, la direttrice ha ribadito l’impegno a trovare un equilibrio tra la profonda tradizione storica di Siena e le esigenze della contemporaneità. Un esempio lampante di questa filosofia è stata la recente mostra di Jacob Hashimoto, che ha saputo integrare con successo l’arte contemporanea all’interno del contesto storico del Santa Maria della Scala.
Sotto la guida di Chiara Valdambrini, il Santa Maria della Scala si appresta a consolidare la sua posizione come faro culturale, unendo il rispetto per il suo glorioso passato con uno sguardo audace e innovativo verso il futuro.