Sant'Ansano, il Rettore del Magistrato Rossi: "Guardiamo al futuro con speranza"

"La gioia di vivere nuovamente la nostra Festa dovrà prevalere sull'eventuale rammarico di possibili e limitate rinunce, senza alimentare sterili polemiche" ha dichiarato il Rettore Claudio Rossi

Di Redazione | 1 Dicembre 2021 alle 21:00

Sant'Ansano, il Rettore del Magistrato Rossi: "Guardiamo al futuro con speranza"

Oggi non vogliamo parlare dell’anno che si conclude, denso di rinunce e di sacrifici, ma vogliamo volgere lo sguardo al futuro, al prossimo anno, con la speranza di poter ritornare a vivere come prima dell’insorgere della pandemia“. Sono queste le parole che racchiudono il pensiero del Rettore del Magistrato delle Contrade Claudio Rossi nel discorso che ha tenuto oggi in Duomo in occasione delle celebrazioni per Sant’Ansano, santo patrono della città di Siena che si celebra il 1 Dicembre, data canonica anche per l’inizio del nuovo anno contradaiolo.

“E’ proprio in questo giorno che ci rivolgiamo alla Vergine Maria affinché ci possa guidare nel cammino per raggiungere la piena normalità – ha detto Rossi – Un cammino che sarà comunque in salita, e durante il quale dovremo liberarci da condizionamenti fisici e psicologici che questi due anni ci hanno gravato, senza dimenticarci di fare tesoro dell’esperienza vissuta. I disagi e le rinunce che siamo stati costretti a subire ci devono far riflettere per il nostro futuro, anche perché tutto questo ci ha lasciato delle scorie. La vittoria finale non può che avvenire unendo le forze

Si apre oggi un nuovo anno contradaiolo che potrebbe essere quello della rinascita per le contrade, dopo due anni senza Palio. Al centro dei pensieri del Magistrato, come detto dal Rettore, c’è infatti l’auspicio che il prossimo anno si possano svolere pienamente le Feste Titolari di tutte le contrade e i Palii, e che “questi eventi possano essere vissuti con estrema serenità” come ha detto Rossi, che ha voluto chiudere il proprio discorso con un monito alla città “La gioia di vivere nuovamente la nostra Festa dovrà prevalere sull’eventuale rammarico di possibili e limitate rinunce, senza alimentare sterili polemiche“.



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