Sanzioni ai locali pubblici di Siena, Chiti e Cava: "Solidarietà agli esercenti del centro storico"

Italia Viva sul provvedimento di chiusura degli esercizi: "Brutto segno quando al confronto costruttivo con i cittadini si sostituiscono le maniere forti"

Di Redazione | 6 Novembre 2023 alle 16:00

Sanzioni ai locali pubblici di Siena, Chiti e Cava: "Solidarietà agli esercenti del centro storico"

“Piena solidarietà agli esercenti del centro storico ai quali è stato fatto chiudere il locale per ben 5 giorni, con danni economici ingenti, anche considerando il fatto che i loro esercizi danno lavoro a molte famiglie. Un provvedimento drastico e ingiustificato, che va ben al di là una sanzione equa che nessuno mette in discussione, laddove siano effettivamente rilevate delle irregolarità”.

A dirlo David Chiti e Massimo Cava, Italia Viva Siena, in relazione ai provvedimenti si chiusura per 5 giorni comminati ad alcuni locali per l’occupazione di suolo pubblico

Chiti e Cava aggiungono: “Chi è stato costretto a chiudere ci riferisce che non ha avuto alcun preavviso o diffida al fine di potersi mettere in regola. Qui si privano intere famiglie dei mezzi di sostentamento per una questione di un metro o due di troppo. Giusto per noi sanzionare chi non si attiene alle regole, non è questo che discutiamo. Ma a un provvedimento così estremo come la chiusura (di fatto, per un’intera settimana) bisognerebbe arrivarci gradualmente, dopo avvertimenti e multe. Serve buon senso da parte di tutti,Siena non ha bisogno di sceriffi ma di una dialettica sana tra istituzioni e chi fa impresa. Gli operatori economici non vanno demonizzati, perché – non si dimentichi – contribuiscono in maniera importante al benessere di tutti. Invece si pratica tolleranza zero e legge e ordine dopo aver detto che fino a dicembre non sarebbe stato messo in discussione il suolo pubblico in concessione. Un’improvvisa esibizione muscolare, inutile e dannosa,che questa amministrazione comunale a nostro avviso poteva e doveva risparmiarsi. Brutto segno quando al confronto costruttivo con i cittadini si sostituiscono le maniere forti. Lo scontro frontale non giova a nessuno, e inasprire gli animi non favorisce certo la ripresa della nostra Città”.



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