Sciopero benzinai, Landi (Faib): "A Siena è riuscito al 90%"

Dimezzato grazie alla decisione del Governo di convocare il tavolo di filiera, ritenuto dalle associazioni di categoria la base per iniziare una riforma del settore che abbia principalmente un obiettivo: sconfiggere l'illegalità

Di Redazione | 26 Gennaio 2023 alle 18:30

“Diciamo che è riuscito al 90%, non nella totalità”. Uno sciopero ridotto ma che per quanto riguarda la provincia di Siena ha soddisfatto l’ex presidente Faib Martino Landi. Le 48 ore di stop delle pompe di benzina sono state dimezzate per via di un’intesa trovata tra il governo e le associazioni di categoria. Lo sciopero effettivo è durato dalle 19 del 24 gennaio fino ale 19 del giorno successivo, ma anche durante quelle 24 ore alcuni distributori di Siena e provincia sono rimasti aperti.

“Lo sciopero è andato molto bene – ha detto Landi a Siena Tv – perché le adesioni dei gestori ci sono state, ma chiaramente girando per la città alcuni impianti di benzina si trovavano aperti, quelli gestiti direttamente dalle compagnie petrolifere”. A giocare un ruolo decisivo nella scelta di dimezzare lo sciopero è stata la decisione di governo di convocare il tavolo di filiera, ritenuto dalle associazioni di categoria la base per iniziare una riforma del settore che abbia principalmente un obiettivo: sconfiggere l’illegalità.

“Prima dell’annuncio della revoca dello sciopero il ministro aveva già aveva già convocato, per l’8 febbraio, il tavolo di filiera – ha spiegato Landi -. Erano anni e anni che lo chiedevamo alla politica e non c’era mai stato concesso. Il nemico più importante che abbiamo tutti è l’illegalità. In questo settore viene stimata intorno al 20-30%, quindi su 100 litri di carburante che vengono venduti su 20 c’è evasione di accise ed evasione di IVA”.



Articoli correlati

Exit mobile version