Scorribanda all'Amiata tra furti d'auto, inseguimenti e violenza sui carabinieri: tribunale di Siena condanna due uomini

Condanne di 1 anno e 8 mesi e 1 anno: rubarono un'auto nel centro di Abbadia San Salvatore e intercettati dai carabinieri tentarono la fuga ma vennero bloccati e arrestati dopo un lungo inseguimento fino al Viterbese

Di Redazione | 25 Marzo 2022 alle 8:30

Scorribanda all'Amiata tra furti d'auto, inseguimenti e violenza sui carabinieri: tribunale di Siena condanna due uomini

Doppia condanna da parte del tribunale di Siena a carico di due uomini, uno di nazionalità polacca e l’altro italiano, responsabili di una scorribanda all’Amiata risalente all’ottobre 2021, quando rubarono un’auto nel centro di Abbadia San Salvatore e intercettati dai carabinieri tentarono la fuga ma vennero bloccati e arrestati dopo un lungo inseguimento fino al Viterbese. Il 39enne polacco, pregiudicato, reagì con la violenza all’arresto, scagliandosi contro alcuni militari dell’Arma, che rimasero feriti.

Oggi pomeriggio il giudice Simone Spina ha condannato il polacco, già noto alle forze dell’ordine, a una pena di 1 anno e 8 mesi, per furto, lesioni e resistenza a pubblico ufficiali, mentre il complice ha ricevuto una condanna di 1 anno per furto. Per entrambi il reato di furto è stato riqualificato da aggravato a semplice, in accoglimento delle tesi difensive dei legali.

I fatti come detto avvennero nell’ottobre 2021, quando i due si appropriarono di una macchina nel centro del paese badengo, venendo poi pizzicati dai carabinieri, operativi per i loro servizi di perlustrazione e repressione dei reati predatori, in una frazione del comune di Piancastagnaio. I due, braccati, partirono a tutta velocità per fuggire e dopo un lungo inseguimento fino ad Acquapendente, vennero bloccati dalle gazzelle dei carabinieri. Il 39enne dell’est – tutt’ora ristretto in carcere – si oppose con la violenza all’arresto, e un altro episodio di intemperanza si verificò all’interno della caserma dei carabinieri, tanto che alcuni militari dovettero ricorrere alle cure dei sanitari.

C.C

 



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