Scotte di Siena, la Fp-Cisl a Barretta: "Non minacci il pugno duro contro i professionisti della sanità"

Giuliattini risponde al direttore generale dell’Aou senese: “Noi sempre pronti al confronto sul ‘cambiamento’ annunciato, purché ci sia"

Di Redazione | 20 Ottobre 2023 alle 14:30

Scotte di Siena, la Fp-Cisl a Barretta: "Non minacci il pugno duro contro i professionisti della sanità"

“Comprendiamo umanamente lo stato d’animo del direttore generale Barretta, dopo i sondaggi della Sant’Anna di Pisa che non vedono certo primeggiare le Scotte di Siena, ma minacciare pubblicamente a mezzo stampa i dipendenti che secondo il suo parere si azzarderebbero a criticare il clima aziendale, non certo positivo, dimostra che probabilmente non è solo un problema di stato d’animo, ma proprio di impostazione manageriale, che probabilmente subisce l’influenza di una formazione sbagliata.”

E’ la risposta del responsabile della Fp-Cisl Toscana, Mauro Giuliattini, alle parole del massimo dirigente dell’Aou senese che lunedì scorso ha annunciato “provvedimenti” verso i professionisti interni, dopo le polemiche dei giorni precedenti sul polo ospedaliero senese, che avevano portato anche ad una interrogazione in Consiglio Regionale.

“Sono convinto che la Cisl Funzione Pubblica di Siena – prosegue Giuliattini – è pronta al confronto, per discutere i punti del tanto decantato cambiamento, purché ci sia davvero il confronto e la voglia di confrontarsi. Ricordiamo il consiglio che un grande direttore generale dava ai propri dirigenti suoi collaboratori: ricordatevi, la gestione del personale non è cosa semplice; risolvete i problemi con le rappresentanze dei lavoratori all’interno dell’azienda.”

La Cisl Funzione Pubblica non è né contro, né a favore a prescindere, come invece leggiamo dalla stampa; lo sono altre organizzazioni sindacali. Noi siamo sempre per il confronto e la partecipazione, purché siano veri e nel merito.”

“Invitiamo il direttore Barretta – conclude Giuliattini – a non minacciare il pugno duro contro i professionisti della sanità: è anacronistico e controproducente.”



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