Scuola d’infanzia “Santa Marta” Siena, riqualificazione conclusa

Terminati i lavori a Scacciapensieri, da oltre un milione di euro, finanziati con i fondi Pnrr

Di Redazione | 17 Gennaio 2024 alle 18:00

Un cantiere da oltre un milione di euro, finanziato con i fondi Pnrr – Next Generation Eu, ottenuti dal Comune di Siena: è la nuova scuola d’infanzia “Santa Marta”, riqualificata e ristrutturata per l’efficientamento energetico e l’adeguamento sismico. A presentare i lavori è stato, questo pomeriggio mercoledì 17 gennaio, l’assessore all’edilizia scolastica Lorenzo Loré.

“Riconsegniamo alla comunità senese – ha spiegato l’assessore nella giornata in cui ha incontrato bambini, famiglie e addetti ai lavori, insieme agli uffici comunali presso la struttura – una scuola moderna e funzionale, nella quale sono già rientrati i bambini e le bambine dopo la pausa natalizia e dopo aver iniziato l’anno all’interno dell’Emiciclo di San Miniato. E’ stato un intervento profondo, ma che come altri già effettuati o in programma nei prossimi mesi permette al Comune di Siena di essere all’avanguardia come strutture scolastiche da mettere a disposizione di cittadini e famiglie”.

La scuola “Santa Marta” è ospitata in un edificio realizzato a metà anni Settanta inizialmente caratterizzato da una scarsa prestazione energetica (in particolare per strutture prive di coibentazione e a conformazione con elevata superficie disperdente), che comportava elevati consumi per il riscaldamento e temperature poco confortevoli al suo interno. Gli interventi in progetto hanno mirato alla riduzione del fabbisogno energetico, mediante un miglioramento delle strutture componenti l’involucro, in modo da abbattere in maniera considerevole i consumi e migliorare il comfort degli occupanti e la salubrità degli ambienti. I lavori hanno riguardato principalmente la realizzazione sulle murature esterne di un “cappotto termico”: esteticamente, non possedendo l’edificio elementi di pregio, è stata preferita una finitura ad intonaco di tonalità giallo chiaro, simile ai fabbricati circostanti. I davanzali delle finestre sono stati modificati per permetterne l’allungamento e il taglio termico, applicando nuovi elementi in metallo di colore simile agli infissi, così come l’adeguamento degli aggetti di gronda (di conseguenza al maggior spessore delle pareti), in modo anche da donare al fabbricato un’estetica più moderna e luminosa.

I solai confinanti con i locali sottotetto (non riscaldati) sono stati coibentati con lana di vetro, mentre nell’atrio centrale, la cui copertura confina direttamente con l’esterno, è stata eseguita la coibentazione dal lato interno mediante fissaggio a soffitto di isolante in poliuretano, nascosto poi dal nuovo controsoffitto. L’intervento generale ha permesso di ottenere un notevole miglioramento della prestazione energetica, con riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento di oltre il cinquanta per cento (con conseguente dimezzamento dei consumi di gas metano e forte risparmio in bolletta), un taglio di circa l’ottanta per cento delle dispersioni delle strutture oggetto di intervento e una riduzione di emissioni di Co2 in atmosfera per circa venti tonnellate all’anno.

Per quanto riguarda la sismicità, i lavori hanno avuto come obiettivo l’adeguamento ai sensi delle norme tecniche delle costruzioni (2018) dell’edificio, oltre che la sua riqualificazione architettonica. A seguito dei lavori quindi l’immobile risulta adeguato alle attuali azioni orizzontali previste per legge. Il progetto ha previsto intervento principale l’introduzione di nove “setti” in cemento armato disposti in maniera diffusa in pianta e continui dalle fondazioni fino in copertura, in grado di farsi carico di gran parte dell’azione sismica di progetto, scaricando di fatto gli elementi strutturali esistenti. La loro collocazione è stata opportunamente studiata in sostituzione alle tramezzature esistenti, in modo da ottimizzare la distribuzione delle forze sismiche, in quanto l’intervento ha previsto in generale un irrigidimento della struttura. Ulteriori consolidamenti strutturali hanno riguardato alcuni degli elementi esistenti (travi e pilastri) e sono stati realizzati mediante fasciature con nastri in fibra di carbonio, ovvero con materiali innovativi in grado di fornire elevate prestazioni in termini di incremento della resistenza, e che di fatto vanno a conferire un’azione di confinamento del calcestruzzo, oltre a un notevole incremento della resistenza a trazione a supporto delle barre esistenti. Per realizzare tutto ciò è stato necessario introdurre nuove fondazioni. Gli altri consolidamenti hanno reso necessario localizzate demolizioni, smontaggio degli infissi e conseguentemente il loro ripristino. Le nuove fondazioni e i soprastanti nuovi setti sono stati bel collegati alle strutture esistenti al fine di consentirne il corretto funzionamento. Si sono dovuti quindi eseguire numerosi scavi per realizzare le nuove fondazioni che hanno comportato la demolizione delle pavimentazioni esistenti. Infine si è reso necessario l’adeguamento dei controsoffitti con prodotti antisismici e caratteristiche di assorbimento acustico ove richiesto. Dal punto di vista architettonico e impiantistico è stata inoltre eseguita una ristrutturazione globale dell’immobile che ha previsto i seguenti interventi: realizzazione di nuove pavimentazioni; rifacimento del manto di copertura; tinteggiatura di tutti gli ambienti; rifacimento di buona parte dei servizi igienici; Rifacimento ex-novo dell’impianto elettrico; sostituzione di alcune porte interne ammalorate.



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