“Il reclutamento va fatto su base provinciale, solo così si possono ricoprire i posti disponibili”. Fra meno di un mese suonerà la campanella e ancora una volta è caos cattedre anche a Siena, il nocciolo della questione secondo la segretaria Flc Cgil Anna Cassanelli, sta nel reclutamento basato su concorsi regionali . Per spiegarlo in numeri l’esito delle nomine a tempo indeterminato del personale docente è stato attribuito a meno del 50% dei posti disponibili (170 su 345 complessivamente, di cui 28 su 41 alla scuola materna, 29 su 57 alla scuola elementare, 38 su 66 alle scuole medie e 69 su 181 alle scuole superiori). “Le procedrre di immissione in ruolo non hanno funzionato, molti docenti rinunciano al ruolo, non è sostenibile economicamente uno spostamento in diversa provincia – spiega la Cassanelli – delle 345 cattedre da attribuire a tempo indeterminato, 170 cattedre sono avanzate, solo il 50% è stato occupato. Poi si è passati al reclutamento da graduatorie di altre regioni, attribuendo solo 10 docenti, siamo al 51%”.
“E’ venuto il momento di interrogarci su cosa non funzioni nel nostro sistema di reclutamento perché quello attuale, basato su concorsi regionali, non dà alcuna garanzia di stabilizzazione al personale docente precario e, di conseguenza, non dà stabilità alle scuole” riflette la Cassanelli.