Scuolabus, il Comune porta la gratuità del servizio da 5.500 a 7.500 euro di reddito Isee

Di Redazione | 6 Settembre 2018 alle 18:31

Scuolabus, il Comune porta la gratuità del servizio da 5.500 a 7.500 euro di reddito Isee

Aumentano le famiglie esonerate dal pagamento

Crescono le famiglie che saranno esonerate dal pagamento del servizio di scuolabus per i figli: dai precedenti 5.500 euro di reddito Isee la gratuità passa a 7.500 euro. Lo ha deciso stamattina, 6 settembre, la Giunta comunale su indicazione degli assessori Luciano Fazzi (Bilancio) e Clio Biondi Santi, (Servizi all’Infanzia e Istruzione), la quale motiva così la scelta: “Il Comune vuole dare un contributo per aiutare le fasce più deboli visto che il rientro a scuola significa un esborso importante per le famiglie per l’acquisto del materiale scolastico. Abbiamo deciso di accrescere la soglia Isee per la gratuità del servizio di trasporto come segnale verso i nuclei familiari più bisognosi”. Un’attenzione che “vogliamo portare avanti in tutti i servizi scolastici così da uniformare le fasce di reddito e aiutare soprattutto chi si trova maggiormente in difficoltà”, aggiunge l’assessora.

Nella delibera vengono uniformate le fasce di reddito Isee per cui è prevista la compartecipazione alle spese per il servizio di trasporto scolastico. La nuova suddivisione prevede quattro scaglioni (rispetto ai sette precedenti): oltre al già citato esonero fino a 7.500 euro di reddito Isee, si pagheranno 22 euro al mese per chi dichiara tra i 7.500,01 e i 17.000 euro, 34 euro mensili per la fascia 17.000,01-35.000 euro, e 42 euro al mese per i redditi superiori a 35.000,01 euro.

“Siamo riusciti a rimodulare le fasce e dunque la spesa mensile delle famiglie mantenendo praticamente invariato il gettito per le casse comunali – spiega l’assessore Fazzi -. Attraverso la revisione degli scaglioni Isee abbiamo messo in piedi una manovra che garantisce maggiore equità nella compartecipazione delle famiglie alle spese per il trasporto scolastico”. Una rimodulazione che “in futuro vogliamo applicare per tutti i servizi del Comune sia per venire incontro alle fasce più deboli della popolazione sia per semplificare la vita dei cittadini che non dovranno più districarsi in un labirinto di fasce e scaglioni per conoscere l’entità dei pagamenti”, conclude l’assessore al Bilancio.



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