Sena Civitas: "Ripartiamo dai valori della tradizione senese"

Di Redazione | 11 Dicembre 2017 alle 11:09

Sena Civitas: "Ripartiamo dai valori della tradizione senese"

“Spaccio di droga, contradaioli rinviati a giudizio, prove di notte di due giorni: ritrovare il senso identitario che trasmettono le contrade”

Il circolo di Sena Civitas ha commentato i recenti fatti di cronaca cittadina chiedendo un ritorno al rispetto dei valori fondanti della tradizione senese:

“Apprendiamo con piacere che i carabinieri hanno stroncato un giro di spaccio con l’aiuto dei cittadini delle zone interessate che, notati movimenti sospetti, hanno avvertito le forze dell’ordine. Una sinergia quanto mai necessaria in una Siena che cambia, a dispetto delle tradizioni. Prove di notte spalmate in due giorni, qualcuno l’ha definito l’ultimo regalo del sindaco, contradaioli rinviati a giudizio per rissa, prima erano scazzottate tra contrade rivali, stuart e cartelli con su scritto “exit” nei giorni di palio.

La città cambia e, nonostante tutto, noi con lei, visto che per parlare di tradizioni che prima si vivevano 365 giorni l’anno nel rione ora bisogna ricorrere anche al volontariato di contradaioli disponibili che, di scuola in scuola, cercano di divulgare l’essenza stessa di una città. La storia passata le riconosce lungimiranza, saggezza, concretezza, spirito imprenditoriale, valori morali e religiosi, un forte ed al tempo stesso orgoglioso senso identitario, pur nella diversità ed animosità delle 17 contrade…consorelle!

Riteniamo sia indispensabile ripartire da questo nocciolo di valori condivisi, dove le mura cittadine che si sono strette attorno ai 68 contradaioli siano le prime a condannare la violenza, vera e gratuita per la quale la città ha perso la sua banca ed è scivolata al sessantunesimo posto (classifica sole 24 ore) alle voci giustizia e sicurezza (furti in abitazioni, scippi e borseggi). La violenza organizzata e premeditata non ha fatto parte del palio e non ne dovrà mai fare parte; è stata estranea a questa comunità e lo resterà finché la città saprà, attraverso le contrade, rivali ma amiche, mediare tra le norme e le sue sane tradizioni, che la rendono più conosciuta ed amata nel mondo che a molti suoi amministratori”



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