Sfregiato con l'acido su ordine dei suoceri

Di Redazione | 12 Maggio 2018 alle 10:30

Sfregiato con l'acido su ordine dei suoceri

Val d’Elsa, due coniugi non accettavano che il genero fosse più grande della figlia e hanno commissionato l’aggressione dopo anni di persecuzioni e minacce. Una tragica vicenda che ha portato la coppia osteggiata a cambiare cognome e città.

Non accettavano che il genero fosse più grande della figlia di 27 anni, Azzurra, e così da da quando si erano sposati, nel 2016, avrebbero portato avanti minacce e atti persecutori fino ad arrivare a ordinare, nel 2018, due aggressioni con l’acido nei confronti dello sposo indesiderato, un 48enne, Michael, che ha subito lesioni permanenti al viso.

E’ l’incredibile vicenda resa nota dai carabinieri di Poggibonsi e che ha preso il via in Valdelsa, tra le province di Siena e Firenze, dove i due sposi vivevano nella casa della mamma di lei. L’accusa che ha portato all’arresto, su misura cautelare, del padre e della madre della giovane sposa, due coniugi italiani separati: 45 anni e origini siciliane lei, 53 anni, calabrese lui che alle spalle ha una condanna per omicidio preterintenzionale e si trovava agli arresti domiciliari. Maltrattamenti in famiglia, anche nei confronti della figlia, atti persecutori, lesioni gravi le accuse contestate a vario titolo. Da identificare gli esecutori materiali delle aggressioni. Minacce verbali alla figlia e atti persecutori verso il genero come la scritta ‘pedofilo’ sulla sua auto e il ritrovamento di ossa di animale vicino alla vettura avrebbero poi spinto la giovane sposa a disconoscere i genitori fino a cambiare il cognome e a trasferirsi col marito in un altro paese, sempre in Valdelsa. Il 23 febbraio scorso la prima aggressione con l’acido a San Gimignano, in una strada di campagna.

La coppia si trova ora in una casa nascosta in Valdelsa ma presto se ne andrà dalla Toscana. La giovane Azzurra ha detto di voler continuare a vivere il suo sogno d’amore con Michael lontano da tutti e tutti nonostante questi anni di inferno e il grave problema di saluto cagionato dall’assalto con l’acido al compagno.



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