Sicurezza e tutela degli operatori, il SIULP lancia l’allarme a Siena: “Servono strumenti adeguati e personale, il Governo mantenga le promesse”

Al convegno “Taser e uso legittimo delle armi” il segretario nazionale Romano e il provinciale Masella denunciano carenze di organico, criticità operative e promesse mancate: “Senza interventi immediati, a rischio la sicurezza dei cittadini”

Di Lorenzo Agnelli | 12 Dicembre 2025 alle 13:00

Un confronto serrato sui temi dell’ordine pubblico, dell’uso legittimo della forza e sulle difficoltà quotidiane vissute dagli operatori della sicurezza. È quanto emerso questa mattina in occasione del convegno organizzato dal Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia (SIULP) dal titolo “Taser e uso Legittimo delle armi“. Un appuntamento molto partecipato, alla presenza del Questore di Siena, del Prefetto, dei vertici provinciali della Guardia di Finanza, del segretario generale nazionale del SIULP Felice Romano e del segretario provinciale Cesare Masella.

Al centro del dibattito, il tema dell’impiego del taser come strumento di protezione tanto per gli operatori quanto per i cittadini. “Quando interveniamo su soggetti in stato di violenza o alterazione da alcol o droga, l’unico modo per proteggere tutti è evitare il contatto fisico. In questo, il taser ci aiuta moltissimo”.

Allarme personale: “Entro il 2030 perderemo 40mila poliziotti”

Romano ha poi ribadito l’allarme più volte lanciato negli ultimi anni: una carenza strutturale di organico destinata ad aggravarsi.
“Dal 2015 denunciamo la situazione – ricorda – entro il 2030 lasceranno il servizio attivo 40.000 dei 95.000 poliziotti oggi in forza. A fronte di 5/6.000 pensionamenti ogni anno, la capacità formativa si ferma a circa 4.000 unità. E a uscirne sono soprattutto ufficiali di Polizia Giudiziaria, coloro che contrastano direttamente la criminalità diffusa e organizzata. Serve un intervento straordinario fino al 2029 con procedure semplificate, altrimenti la sicurezza dei cittadini è a rischio”.

Il segretario generale non nasconde una forte delusione nei confronti del Governo: “Purtroppo – afferma – si ripete quello che abbiamo definito ‘siamo figli di tutta l’opposizione, orfani di tutti i governi’. Questa maggioranza ha costruito sulla sicurezza una parte del suo consenso, e ci aspettavamo segnali concreti. Per ora abbiamo visto solo promesse. Entro marzo ci aspettiamo che diventino realtà, altrimenti ci faremo sentire”.

Masella: “Siena soffre carenze gravi, soprattutto Stradale e Poggibonsi”

Dalla dimensione nazionale a quella provinciale, le criticità non cambiano. Il segretario provinciale del SIULP, Cesare Masella, ha evidenziato come anche Siena viva una situazione complessa.
“La città – spiega – soffre una carenza significativa di personale, come del resto tutto il Paese. In particolare la Polizia Stradale, che fatica a coprire arterie essenziali come il Raccordo, la Siena-Grosseto e la Siena-Firenze. E poi il commissariato di Poggibonsi, dove registriamo una recrudescenza della delinquenza giovanile, risse e fenomeni che creano allarme sociale”.

Masella ha anche richiamato l’attenzione sull’uso del taser, “uno strumento che ha portato molti vantaggi, ma che presenta anche controindicazioni”.
“Abbiamo purtroppo casi di decessi – ricorda – come a Cagliari e Reggio Emilia. È necessario approfondire i limiti entro i quali questo dispositivo va utilizzato, per evitare situazioni drammatiche”.

Lorenzo Agnelli

Giornalista pubblicista iscritto all'ordine dal 2020. Esperienza nel ruolo prima come corrispondente locale dalla Val d'Orcia e poi all’interno della redazione di Radio Siena Tv. Prendere parte alle discussioni e conoscere a fondo i fatti sono stati i fattori scatenanti della sua personale passione verso il giornalismo, concentrandosi principalmente sui fatti di cronaca che riguardano la collettività, come la politica e le sue incoerenze, materie da spiegare e rendere accessibili a tutti. Ama la città in cui lavora, Siena, e la sua terra, la Val d’Orcia, luogo capace di offrire bellezza paesaggistica ma anche umana, difficile da spiegare, ma che non si stanca mai di raccontare.



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