Guidare è come eseguire una sinfonia complessa: basta una nota fuori posto, un attimo di disattenzione, per rompere l’armonia e trasformare tutto in caos.
È questo il messaggio potente risuonato questa mattina tra le mura storiche dell’Accademia Musicale Chigiana, dove la divisa della Polizia Stradale ha incontrato il talento degli studenti del Liceo “Piccolomini”.
Non una lezione in aula, ma un dialogo tra arti diverse: quella della musica, portata dai ragazzi degli indirizzi musicale e artistico, e quella della vita, tutelata dagli agenti della Stradale.
Nell’ambito del progetto “Icaro”, circa cento studenti hanno posato gli strumenti per ascoltare una “partitura” diversa, fatta di regole salvavita.
Gli operatori della Polizia Stradale hanno toccato le corde giuste, parlando senza filtri di ciò che spezza i sogni sull’asfalto: lo smartphone che distrae, la velocità che inganna, l’alcol che altera la percezione.
Il confronto è stato vibrante. I ragazzi, abituati alla disciplina dello studio artistico, hanno capito che anche sulla strada serve rigore: hanno incalzato gli agenti con domande concrete, proiettandosi verso quel traguardo di responsabilità che è la patente di guida.
A rendere unica la mattinata è stata la colonna sonora: i brani di musica classica eseguiti dagli studenti hanno fatto da contrappunto alle parole degli agenti.
La bellezza dell’arte ha amplificato il valore del messaggio: proteggere la propria vita significa proteggere il proprio talento e il proprio futuro.
Da Siena parte un segnale forte: la cultura della sicurezza non è un assolo, ma un’orchestra dove ognuno deve fare la sua parte. E oggi, alla Chigiana, Polizia e studenti hanno suonato all’unisono.
