Siena, allarme precariato: il 40% del personale del Tribunale a rischio senza stabilizzazione

Il comparto Giustizia torna a denunciare la grave incertezza sul futuro dei lavoratori precari assunti con i fondi del PNRR.

Di Filippo Meiattini | 16 Settembre 2025 alle 18:00

Il comparto Giustizia torna a denunciare la grave incertezza sul futuro dei lavoratori precari assunti con i fondi del PNRR. In tutta Italia si tratta di circa 12 mila dipendenti a tempo determinato, entrati in servizio a partire dal 2022, senza che ad oggi vi sia una prospettiva di stabilizzazione nonostante il ruolo ormai fondamentale che ricoprono negli uffici giudiziari.

La situazione è particolarmente critica a Siena, dove al Tribunale 23 lavoratori precari su un totale di 61 unità rischiano di vedere scadere i loro contratti il 30 giugno 2026. “Il rischio è enorme – ha dichiarato Luca Franci, segretario Fp Cgil Siena –. Senza questi profili il tribunale perderebbe tra il 35% e il 40% della propria forza lavoro, con conseguenze drammatiche sui tempi della giustizia e sulla qualità dei servizi ai cittadini. Ad oggi il Ministero ha garantito solo una parte delle risorse necessarie, ma non è sufficiente”.

Per chiedere un impegno concreto da parte del Governo e la stabilizzazione di tutto il personale precario, la Fp Cgil ha organizzato oggi, martedì 16 settembre, uno sciopero nazionale. A Siena i lavoratori hanno partecipato a un presidio davanti al Tribunale, in via Franci, con il sostegno di magistrati, avvocati e operatori del settore.

“La nostra battaglia – ha concluso Franci – non riguarda solo i lavoratori, ma l’intero sistema della giustizia. Senza stabilità, a pagare saranno i cittadini”.

Filippo Meiattini

Filippo Meiattini è nato a Siena il 13 gennaio del 1999. A febbraio del 2021 è diventato giornalista pubblicista. Non ama parlare di sé, soprattutto in terza persona.



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