Sono stati sospesi i lavori di montaggio della struttura temporanea che avrebbe permesso al bistrot in piazza San Giovanni di servire cene e apertivi all’aperto facendo più coperti rispetto al risicato spazio interno. E’ successo questa mattina verso le 11 quando i vigili urbani si sono presentati davanti al battistero dove insiste il ristorante per chiedere di sospendere i lavori.
Si tratta del Bistrot gestito da Opera Laboratori che come sapranno i lettori, si occupa anche delle visite al battistero, al duomo, al museo civico e al Santa Maria della Scala. Gli imprenditori del turismo, in linea con l’idea di diversificare i flussi, hanno pensato di offrire un servizio di accoglienza a chi sceglie di venire a trascorrere qualche giorno a Siena nei mesi invernali. Il progetto di copertura dello spazio interno prevede il montaggio di una pedana il legno e di una copertura che si regge su due antiche limonaie in ferro battuto recuperate e restaurate. L’idea era quella di creare un giardino d’inverno dove fare aperitivi, pranzi e cene al caldo ma potendo vedere l’esterno.
“Abbiamo fatto tutto l’iter previsto depositando al Suap del comune le pratiche per poter allestire una struttura temporanea, come dice la legge, che avremmo tolto il primo gennaio sempre come da legge in vigore. – ha spiegato Stefano Di Bello responsabile di Opera Laboratori di Siena – ci siamo anche confrontati con la contrada della Selva che in questa piazza allestisce le sue cene della prova generale e come sempre in quelle occasioni il ristorante rimane chiuso”.
La legge a cui fa riferimento Opera Laboratori, è l’articolo 9 del Decreto Legge 130 del 2020, convertito in legge 176 del 2020. Tale legge prevederebbe l’allestimento di coperture temporanee in caso di emergenza.
“Lo spazio esterno al locale lo avevamo già in concessione dal comune prima dell’attuale legge – ha detto ancora Di Bello – non si tratta di uno spazio richiesto in stato di pandemia. La nostra idea era quella di creare uno spazio all’aperto ma coperto tutto a vetri che permettesse di godere della magnifica vista, al caldo, in un vero giardino d’inverno. Abbiamo fatto tutto in regola con i nostri tecnici adesso vedremo se e dove abbiamo mancato per correggere qualora ce ne fosse bisogno, la nostra documentazione”.
Secondo Opera Laboratori, diversificare i flussi significa anche avere le strutture di accoglienza aperte e funzionanti altrimenti i turisti si troverebbero in una città vuota con i servizi chiusi. E poi c’è il lavoro di tanti addetti.
“Abbiamo diciotto persone che lavorano intorno a questa attività – ha concluso Stefano Di Bello – se saremo costretti a chiudere ci saranno ripercussioni anche per i tanti lavoratori”.
“Il Comune di Siena non ha concesso alcuna autorizzazione formale per la struttura in piazza San Giovanni, di fronte all’esercizio commerciale presente”. Lo precisa una nota ufficiale dell’amministrazione comunale, a cui è arrivata una “informativa informale sul progetto della struttura stessa” che sarebbe motivata “dall’emergenza sanitaria fino al 31 dicembre e dalla possibilità conseguente di utilizzare lo spazio antistante all’esercizio di somministrazione esistente”, a cui però non ha fatto seguito alcuna ulteriore e necessaria comunicazione o richiesta formale. L’amministrazione comunale, viene ribadito, non ha dunque autorizzato il montaggio della struttura stessa, iniziato nella giornata di oggi, mercoledì 3 novembre. I lavori non sono dunque partiti da un iter autorizzativo del Comune di Siena.
