Siena, Boulez e Mahler accendono il Chigiana International Festival 2025. Teatro dei Rinnovati sold out

La serata inaugurale ha offerto un doppio ritratto del compositore francese

Di Simona Sassetti | 10 Luglio 2025 alle 12:00

È stato il genio poliedrico di Pierre Boulez ad aprire ieri sera il Chigiana International Festival 2025, intitolato quest’anno “Derive”, con un concerto che ha subito posto al centro la tensione tra rigore e libertà, tra razionalità ed emozione.

Due le opere protagoniste della serata: il “Cummings ist der Dichter”, interpretato dal coro della Cattedrale Guido Chigi Saracini diretto da Lorenzo Donati, e la “tragica” Sesta sinfonia di Gustav Mahler, proposta nella rara e affascinante versione cameristica di Klaus Simon, dall’Orchestra della Toscana guidata da Marco Angius.

“Boulez è stato non soltanto un grandissimo maestro di musica, un direttore d’orchestra magnifico, ma anche un teorico molto importante e un grande organizzatore della vita musicale – ha spiegato il direttore artistico Nicola Sani – Lo celebriamo anche perché è stato vicino all’Accademia Chigiana: è venuto a insegnare i nostri corsi di alto perfezionamento e a dirigere la sua Ensemble InterContemporain qui a Siena in più occasioni. Per noi incontrare Boulez significa incontrare i grandi temi della musica del XX e XXI secolo”.

La serata inaugurale ha così offerto un doppio ritratto del compositore francese: visionario e allo stesso tempo rivoluzionario nella direzione d’orchestra, capace, proprio attraverso Mahler, di mettere a nudo l’architettura interna della musica e farne emergere, con precisione quasi chirurgica, tutta la sua trasparenza e complessità.

“Per questo abbiamo voluto accostare Boulez a Gustav Mahler – ha proseguito Sani – un compositore che ha attraversato la crisi della modernità, trasformando il dramma del romanticismo nel decadentismo e facendo della sua musica un grande eco, un grande specchio di un’epoca piena di tensioni sociali”.

Il Chigiana International Festival proseguirà con la mostra di Gianluca Codeghini “NoiSe><Derive”, un percorso tra rumore nero, bianco e rosa dislocato in tre luoghi simbolici della città  e con concerti attesissimi.

“Avremo cinque nuove creazioni dell’Accademia Chigiana, un grande concerto in Piazza del Campo il 18 luglio con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI diretta da James Conlon e la sublime Lilya Zilberstein, oltre a un omaggio alla musica americana con Gershwin e la danza sinfonica di Bernstein: West Side Story, la storia di Giulietta e Romeo trasportata nell’America del New Deal che oggi parla di emarginazione, di conflitti, di derive che ci interrogano ancora”. Un viaggio che invita Siena e il suo pubblico a lasciarsi trasportare dalla musica e dall’arte verso nuove derive, tra inatteso e scoperta.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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