Siena, comitato "Cara" mensa comunale: "Dispiaciuti per le promesse elettorali non mantenute"

Tornano vive le polemiche riguardo la tariffazione della mensa scolastica per i bambini non residenti nel Comune di Siena. La nuova quota di 6,60 euro applicata rappresenta per il Comitato "cara" mensa comunale senese un'occasione persa per la nuova giunta

Di Redazione | 7 Settembre 2023 alle 19:00

Le nuove tariffe della mensa per il prossimo anno scolastico, approvate dalla nuova giunta Fabio, su proposta dell’assessore all’istruzione Lorenzo Lorè, non soddisfanno affatto le richieste dei genitori dei bambini non residenti nel comune di Siena. Non è piaciuta al gruppo di genitori, riunito nel Comitato “cara” mensa comunale senese, vedersi applicata uniformemente, senza distinzioni in base alle fasce Isee, la quota di 6,60 euro. Si tratterebbe di un’occasione persa per la nuova giunta per smarcarsi dalle linee strategiche portate avanti dalla precedente amministrazione, secondo il comitato.

“In campagna elettorale – afferma a Siena Tv il referente dell’associazione Niko Cinali – tutti i candidati avevano promesso di eliminare questi aumenti ai non residenti ritenuti discriminatori. La nuova giunta però, in continuità con la precedente, ha applicato un ulteriore aumento. C’è stato un taglio di due euro, che la portava ad euro 8, ma si è registrato anche un aumento di 60 centesimi rispetto ai precedenti 6. Avevamo chiesto una soluzione che fosse uguale per tutti, ma così non è”.

Un confronto tra i sindaci dei comuni contermini e il comune di Siena c’è stato per superare la questione che ha agitato tanto la cronaca in questi ultimi anni. Uno scambio di idee che però non ha soddisfatto il gruppo di genitori. “L’Amministrazione Fabio, un mese fa, ha contattato, per trovare una soluzione, i sindaci contermini, che sono stati fermi sulla posizione di non versare quote a Siena – ancora Cinali – salvo che non vengano trovati accordi per trovare una condivisione, è quello che ci aspettavamo per far sì che Siena torni al centro della provincia, ad essere un capoluogo trainante”.



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