Siena: convivenza tra tutela patrimonio e sviluppo turistico, la parola d'ordine è programmazione

Confronto tra mondo accademico, enti pubblici ed istituzioni culturali all’università di Siena. Sindaco Fabio: "Programmazione ampia e mirata a più target per diradare turismo di massa". Il ruolo della ricerca universitaria e il caso di scuola del Duomo

Di Redazione | 4 Ottobre 2023 alle 19:05

La difficile convivenza tra la tutela del patrimonio culturale e lo sviluppo turistico. E’ stato questo il tema centrale del confronto tra mondo accademico, enti pubblici ed istituzioni culturali che si è tenuto all’università di Siena. Un tema quanto mai d’attualità di fronte all’overtourism e all’approccio puramente commerciale e di consumo del visitatore in rapporto proprio al patrimonio culturale e artistico che si trova di fronte. Per gestire al meglio il fenomeno la parola d’ordine è programmazione.

“Il turista va accompagnato – spiega il sindaco Nicoletta Fabio – e per fare questo ci vuole una programmazione ampia e mirata, rivolta a più target, creando itinerari  guidati, non tutti i turisti cercano lo stesso patrimonio culturale. In modo anche – sottolinea – da diradare il turismo di massa”.

Proprio a Siena fa scuola il caso del Duomo dove si è scelto di percorrere la strada dell’accesso limitato che consenta la tutela del patrimonio e una sua migliore fruizione. “Abbiamo numeri contingentati sia per Facciatone che per Porta del cielo – spiega il rettore dell’Opera della Metropolitana Giovanni Minnucci – e anche dentro la cattedrale il numero dei visitatori è controllato, utilizziamo i tornelli e una serie di piccole telecamere che contano le persone, in accordo con la Soprintendenza”.

E proprio dalla stretta collaborazione con il mondo accademico e della ricerca potrebbero sorgere soluzioni al dilemma della difficile conciliazione tra tutela del patrimonio culturale e sviluppo turistico. “Attraverso i nosti percorsi di studi e di ricerca – ricorda il rettore Unisi Roberto Di Pietra – siamo fieri del nostro dipartimento che opera da anni nel settore  ed è stato incluso nei 180 dipartimenti di eccellenza in Italia, e riceverà in 5 anni risorse importanti per continuare la ricerca su questi temi”.



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