Dopo giorni di tensione seguiti alla formazione della nuova Giunta regionale toscana, il clima nel Partito Democratico toscano e senese si fa più disteso. Simone Bezzini, eccellente escluso dall’esecutivo di Eugenio Giani, è stato eletto all’unanimità presidente del gruppo Pd in Consiglio regionale, un ruolo di rilievo politico e istituzionale che di fatto restituisce alla provincia di Siena un punto di riferimento nella nuova legislatura.
Nel suo post su Facebook, Bezzini ha scelto un tono sobrio e conciliante, sottolineando il valore simbolico del luogo in cui si è svolta la prima riunione del gruppo dem: “Nella sala del Consiglio regionale intitolata a Massimiliano Pescini e Alessia Ballini – ha scritto – si è tenuta la prima riunione del gruppo del Partito Democratico di questa legislatura. Una sala dove si respira un pezzo importante della storia politica della Toscana, quella che tiene assieme valori e cultura di governo e che ha segnato profondamente la nostra regione”.
Bezzini ha ringraziato i colleghi per la fiducia ricevuta, annunciando la nomina di Andrea Vannucci a vicepresidente del gruppo, e ha tracciato le linee guida della sua azione: “Le sfide che abbiamo davanti sono di enorme portata – ha detto –. Dovremo affrontare l’impatto dei cambiamenti globali sulla Toscana e costruire nuove traiettorie che tengano insieme sviluppo, qualità del lavoro e sostenibilità. Lavoreremo per una Toscana che dia risposte concrete ai bisogni dell’oggi e che tenga vivi i valori della Costituzione”.
Un messaggio di unità e continuità politica, in cui Bezzini tende la mano al presidente Giani e alla nuova Giunta: “Spetterà a noi, assieme al presidente Eugenio Giani, dare linfa all’alleanza dei democratici, dei progressisti e dei riformisti con strategie e azioni di governo condivise”.
Un post che, di fatto, cerca di chiudere il cerchio delle tensioni interne e apre la “fase due” del Pd toscano, in cui Siena, pur senza un assessore in Giunta, ritrova un ruolo politico di primo piano nel Consiglio regionale.