Un cane che è meglio di qualsiasi terapia. E’ Tomme, un barboncino dal pelo candido che si prende cura del suo umano costretto in carrozzina. Andrea Benocci disabile, ci ha raccontato la sua storia: dalla tristezza dell’isolamento della pandemia alla rinascita della vita con un quattro zampe.
“La pandemia è stata terribile per uno come me – racconta Andrea – non poter avere più contatti con l’esterno mi aveva fatto perdere la voglia di vivere. Poi è arrivato Lui, Tomme. Aveva solo due mesi quando lo abbiamo preso in un allevamento”.
La casa oltre ad essere a misura per Andrea, è anche stata allestita per il cagnolino. La porta finestra che si affaccia sulla terrazza ha lo sportellino dal quale Tomme può entrare e uscire liberamente. Ha la sua cuccia dove dorme senza salire sul letto e alcuni giochi. Proprio attraverso i giochi il cane interagisce con il suo padrone. Prende la pallina e la consegna ai suoi piedi per farsela tirare. E poi escono insieme.
“La mattina va a fare un giro fuori con la mia mamma – prosegue Andrea Benocci – e quando viene un volontario a portarmi fuori, ci accompagna anche Tomme: se si stanca di camminare a fianco a me, si accomoda sulla pedana della carrozzina dove appoggio i piedi”.
Sono un coppia inseparabile ormai da oltre due anni. E proprio Andrea, grazie alla forza di vivere che gli ha trasmesso il cane, fa un appello.
“Non abbandonate i cani, sono animali meravigliosi che ci aiutano, sono come assistenti sociali per le persone come me, anche meglio”.