Via libera all’introduzione della figura del Garante dei diritti degli anziani all’interno del regolamento della Consulta comunale degli anziani, già approvato dal Consiglio comunale nel novembre 2024. Una novità rilevante, illustrata oggi in Commissione Statuto e Regolamenti dall’assessore al sociale Micaela Papi, che segna un passo avanti nelle politiche a tutela della popolazione anziana senese.
La decisione arriva in un contesto demografico sempre più caratterizzato dall’invecchiamento della popolazione. A Siena, al 31 dicembre 2024, gli over 65 rappresentano già il 28% dei residenti, una quota destinata a salire nei prossimi anni. Di fronte a questo scenario, il Comune ha scelto di dotarsi di uno strumento operativo e di garanzia, con l’obiettivo di riconoscere agli anziani un ruolo attivo all’interno della comunità.
“Si tratta di un passo importante. Sarà una figura significativa per il nostro Comune, perché vogliamo che la popolazione anziana sia una risorsa e non un peso”, ha spiegato l’assessore Micaela Papi durante la seduta mattutina a Palazzo Berlinghieri. “Il Garante degli anziani ci potrà aiutare contro discriminazioni e isolamento e sarà un ponte tra i cittadini e il servizio pubblico”.
La figura del Garante, inserita formalmente nel regolamento della Consulta, avrà il compito di raccogliere segnalazioni da parte di cittadini e associazioni, promuovere studi e iniziative per migliorare la qualità della vita degli anziani, favorire la partecipazione e tutelare i diritti di questa fascia di popolazione: “Sarà altresì strumento di promozione, tutela e diritti delle persone anziane, un punto di raccordo con l’amministrazione comunale e promuoverà studi volti a migliorare la qualità della vita e la partecipazione, oltre a raccogliere segnalazioni dei cittadini e associazioni che operano nel settore. Riteniamo una priorità questa figura”, ha sottolineato ancora l’assessore Papi.
Il regolamento della Consulta, aggiornato lo scorso novembre e ora rafforzato dall’introduzione del Garante, individua una composizione ampia e rappresentativa: ne fanno parte l’assessore alle Politiche Sociali (o un suo delegato) in qualità di presidente, un consigliere comunale di maggioranza e uno di minoranza, rappresentanti dei Centri per gli anziani, delle organizzazioni sindacali dei pensionati (Cgil, Cisl, Uil, Cupla), degli enti del terzo settore e un medico geriatra nominato dal Sindaco. Compito della Consulta è favorire il confronto tra istituzioni e società civile, analizzare i bisogni dei cittadini anziani, promuovere proposte, vigilare sul funzionamento dei servizi e promuovere una cultura dell’invecchiamento attivo e partecipato.
La Consulta si riunisce tre volte all’anno in sessioni ordinarie, con la possibilità di convocazioni straordinarie su richiesta del Sindaco, della Giunta o di almeno un terzo dei suoi membri. Tutte le decisioni vengono prese a maggioranza, assicurando così un funzionamento democratico e trasparente.
L’introduzione del Garante va a integrare questo quadro, offrendo una figura specificamente dedicata all’ascolto, alla tutela e alla promozione dei diritti degli anziani. In una città dove quasi un cittadino su tre ha più di 65 anni, il segnale è chiaro: l’amministrazione comunale intende riconoscere e valorizzare il ruolo degli anziani nella società, non solo come destinatari di servizi, ma come interlocutori attivi e titolari di diritti.