Siena: Esselunga, rinviato il processo. Tutto fermo fino al 2026

Slitta di tre mesi l’udienza chiave sul supermercato sotto sequestro: in bilico il futuro della struttura e dei cento lavoratori attesi da mesi a Siena.

Di Redazione | 29 Ottobre 2025 alle 13:00

Siena: Esselunga, rinviato il processo. Tutto fermo fino al 2026

Si allungano ancora i tempi per la vicenda giudiziaria legata al nuovo supermercato Esselunga di strada Massetana Romana. L’udienza fissata per questa mattina davanti al Gup è stata rinviata al 28 gennaio 2026 a causa dell’assenza (giustificata) del giudice Elena Pollini, che avrebbe dovuto presiedere l’udienza preliminare. Il rinvio è stato disposto dal magistrato Andrea Grandinetti, davanti al quale si sono presentati gli avvocati Enrico De Martino e Rossella De Franco. Nessuna parte civile era presente.

Al centro del procedimento ci sono otto persone per cui la Procura di Siena ha chiesto il rinvio a giudizio: le accuse principali ruotano attorno a presunte irregolarità urbanistiche e abusi edilizi emersi durante la realizzazione del supermercato, che resta sotto sequestro da oltre un anno. La difesa sostiene la piena regolarità dei titoli edilizi, richiamando pronunce amministrative favorevoli già ottenute.

L’attesa per la decisione giudiziaria incide direttamente sul futuro di circa cento lavoratori, che avrebbero dovuto essere assunti con l’apertura del punto vendita, prevista originariamente per dicembre 2024. Molti di questi, dopo lunghi mesi di incertezza e formazione, hanno già rinunciato al posto o hanno cercato altre soluzioni lavorative.

Il cantiere della struttura, ormai completata, è fermo dal settembre 2024, dopo il sequestro disposto dalla Procura in seguito a una complessa inchiesta che ha alimentato un vivace dibattito pubblico e politico in città. Al centro della contestazione vi sarebbero presunte trasformazioni urbanistiche realizzate senza gli atti necessari. La questione rimane aperta e la città osserva con attenzione l’evolversi della situazione, consapevole che la scelta del Gup influenzerà non solo il destino del supermercato, ma anche l’occupazione locale e gli investimenti già effettuati.

Il prossimo appuntamento in tribunale è ora fissato per gennaio 2026, con tempi che si annunciano ancora lunghi per una definitiva soluzione della vicenda.

Andrea Bianchi Sugarelli



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