Siena, "Fermiamo la barbarie", Provenzano (Pd): “Ore decisive, serve il riconoscimento dello Stato di Palestina”

Dal sit-in “Fermiamo la barbarie” all’iniziativa del PD senese, l’ex ministro chiede sanzioni, embargo sulle armi e riconoscimento dello Stato di Palestina

Di Simona Sassetti | 6 Settembre 2025 alle 20:40

Giuseppe Provenzano, responsabile esteri del Partito Democratico, ha preso parte  al sit-in “Fermiamo la barbarie”, manifestazione promossa da Cgil e altre associazioni in solidarietà con la popolazione palestinese di Gaza. Nel pomeriggio l’ex ministro ha poi partecipato all’iniziativa del PD senese dedicata ai temi internazionali e alla pace.

“Queste sono ore decisive – ha dichiarato Provenzano ai nostri microfoni – in cui c’è una straordinaria mobilitazione in tutta Italia a sostegno della più grande spedizione umanitaria della storia, la Global Sumud Flotilla. Noi non solo sosteniamo questa iniziativa della società civile, ma ci stiamo preoccupando che gli aiuti arrivino a destinazione in sicurezza. Per questo due nostri parlamentari, Arturo Scotto e Annalisa Corrado, saranno a bordo della flottiglia per dare tutta la nostra copertura e il nostro sostegno”.

Provenzano ha però rimarcato che non basta l’impegno delle associazioni: “La politica deve fare molto di più, e deve fare quello che fin qui non ha avuto il coraggio di fare. Noi chiediamo da tempo sanzioni, la sospensione dell’Accordo Ue-Israele, un embargo totale sulle armi e soprattutto il riconoscimento dello Stato di Palestina. È l’unica prospettiva possibile di pace, fondata sulla convivenza di due popoli e due stati”.

L’esponente dem ha poi sottolineato come la crisi di Gaza non riguardi soltanto il Medio Oriente: “Non siamo di fronte solo al disegno di sterminio di un popolo, ma a un attacco ai pilastri dell’ordine mondiale costruito dopo le due guerre mondiali, contro fascismo e nazionalismi. Oggi quell’ordine viene calpestato, e l’Europa ha il dovere di pronunciare le stesse parole che ha usato per l’Ucraina anche di fronte al massacro del popolo palestinese. È un fatto di coerenza, ma anche di credibilità agli occhi di un mondo che ci guarda attonito per la nostra inerzia e il nostro immobilismo”.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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