Siena, Fises: un milione di euro per rinascere. Lo strumento contro lo spopolamento dei negozi

Il presidente Fises Massimo Terrosi: "Basta una semplice domanda. Vogliamo estendere questo metodo anche per tutta la provincia, dando opportunità ai giovani".

Di Redazione | 27 Ottobre 2025 alle 21:00

Siena, Fises: un milione di euro per rinascere. Lo strumento contro lo spopolamento dei negozi

Un milione di euro inziali per le nuove imprese, o le nuove unità locali, che nascono nel centro storico di Siena. E’ questo il prodotto relativo alla Convenzione firmata da Fi.Se.S. e Comune di Siena. Obiettivo: dare impulso alle attività nel cuore della città.

“Abbiamo costituito questo plafond per dare modo a chi volesse aprire attività nel centro storico di Siena. Questo è l’obiettivo che ci siamo dati con l’amministrazione, che ringrazio”  ha detto Massimo Terrosi, presidente Fises, intervenuto nella trasmissione Buongiorno Siena proprio per parlare di questo nuovo strumento.

“Abbiamo messo a disposizione queste cifre con un tasso agevolato – continua Terrosi – Il problema riguarda un po’ tutta la provincia per quanto riguarda il piccolo artigianato, spopolamento dei negozi di vicinato. È un momento difficile, ma  insieme all’amministrazione comunale vogliamo dare una risposta allo spopolamento del centro storico”.

Per il presidente Fises, richiedere questi fondi è molto semplice: “Basta fare una domanda e venire in Fises. E cercheremo di accontentare chi ci richiederà queste somme. È una scommessa che vogliamo fare. Se il problema è il reperimento delle risorse economiche, noi vogliamo dare la risposta. Non ci sono particolari requisiti per ricevere questi fondi. Noi siamo a disposizione per tutte le informazioni. Stiamo valutando di estendere questo metodo anche per tutta la provincia, così potremo dare opportunità  ai giovani”.

Infine il conduttore Alessandro Pagliai chiede al presidente Fises un bilancio, questa la risposta: “Bilancio Fises stagionale ottimo. Siamo soddisfatti. Abbiamo risorse per poterle mettere nel territorio. Non ci fermiamo. Abbiamo risorse e lo possiamo fare”.



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