In seguito alle emissioni anomale di fumo nero dal forno crematorio del cimitero del Laterino a Siena, la consigliera comunale Monica Casciaro (Siena Sostenibile) ha presentato un’interrogazione per chiedere al sindaco e alla giunta chiarimenti e misure preventive. Pubblichiamo integralmente l’interrogazione della Consigliera Comunale Monica Casciaro del Gruppo Consiliare Siena Sostenibile in merito al forno crematorio.
OGGETTO: Interrogazione della Consigliera Comunale Monica Casciaro del Gruppo Siena Sostenibile – episodio di emissioni anomale dal forno crematorio del cimitero del Laterino – Richiesta chiarimenti e misure preventive.
PREMESSO CHE: • Nella mattinata del 4 agosto 2025 si è verificata una fuoriuscita di fumo nero dal camino del forno crematorio situato nel cimitero del Laterino, fenomeno visibile anche a distanza e fonte di forte preoccupazione tra residenti e passanti; • L’episodio è stato documentato dalla stampa locale e da numerose segnalazioni sui social media, con immagini e video che testimoniano l’intensità e la natura anomala delle emissioni; • Diverse persone si sono rivolte alle autorità competenti, segnalando che, sebbene vi siano emissioni anche in altri momenti, quanto accaduto il 4 agosto è stato percepito come particolarmente grave e fuori dalla norma; • Negli ultimi anni l’attività del forno crematorio è significativamente aumentata a seguito di un ampliamento dell’impianto, che ha comportato un incremento nel numero annuo di cremazioni;
CONSIDERATO CHE: • La tutela della salute pubblica, della qualità dell’aria e della sicurezza ambientale è di primaria importanza; • È necessario che ogni episodio anomalo venga analizzato con trasparenza e tempestività, adottando tutte le misure di monitoraggio, controllo e prevenzione previste dalla normativa vigente;
SI INTERROGA IL SINDACO E LA GIUNTA PER CONOSCERE:
- Quali siano state le cause tecniche e operative della fuoriuscita anomala di fumo nero avvenuta in data 4 agosto 2025 dal camino del forno crematorio del Laterino;
- Se il Comune abbia prontamente informato e coinvolto ARPAT (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana) per l’eventuale verifica dell’accaduto;
- Se siano state effettuate analisi ambientali (aria, emissioni, residui) a seguito dell’episodio, e con quali risultati, al fine di tutelare la salute della cittadinanza e l’ambiente circostante;
- Quali misure il Comune intenda adottare per prevenire il ripetersi di simili episodi in futuro, anche alla luce dell’aumento dell’attività dell’impianto;
- Se l’impianto è dotato di gruppo elettrogeno di emergenza, e in caso affermativo, per quale motivo tale sistema non sia entrato in funzione (qualora l’anomalia sia riconducibile a un’interruzione dell’energia elettrica);
- Se sono previsti rilievi periodici delle emissioni, con relativa produzione di rapporti di prova, e se questi dati sono pubblicamente accessibili;
- Se, in seguito all’episodio del 4 agosto, sia previsto un campionamento urgente del terreno superficiale nelle aree circostanti l’impianto, al fine di verificare l’eventuale presenza di contaminazioni da diossine o altri inquinanti, dovute a un abbassamento della temperatura dei fumi durante l’emissione.