Siena, giovane assolto dopo la rapina in piazza Gramsci

Ventunenne esce dal processo: per il giudice non ci sono prove sufficienti sulla presunta aggressione e l’uso illecito della carta di credito rubata

Di Redazione | 24 Dicembre 2025 alle 7:00

Siena, giovane assolto dopo la rapina in piazza Gramsci
Il Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Siena, dottor Andrea Grandinetti, ha assolto un ventunenne nato e residente in città, già noto alle forze dell’ordine e con precedenti penali, dalle accuse di rapina aggravata, lesioni personali e utilizzo indebito di carta di credito, in relazione a fatti avvenuti il 31 marzo 2024 in Piazza Gramsci. Il pubblico ministero, dottoressa Elisa Vieri, aveva richiesto una pena di tre anni di reclusione e 1.200 euro di multa, mentre la parte civile – assistita in giudizio – si era associata alla richiesta, sollecitando anche il risarcimento dei danni.
Secondo la ricostruzione dell’accusa, il ventunenne – difeso dall’avvocato Alessandro Betti del foro di Siena – insieme a un minorenne di origine straniera già destinatario di misura cautelare da parte della Procura per i minorenni, avrebbe agito con violenza nei confronti di un quarantottenne svizzero e residente a Siena. I fatti ricostruiti si riferiscono a una presunta aggressione: la vittima sarebbe stata afferrata alle spalle, fatta cadere a terra e immobilizzata per sottrarle una carta di credito e 60 euro in contanti. Il minorenne si sarebbe posizionato con il ginocchio sul fianco della vittima, mentre il ventunenne avrebbe compresso con forza la testa dell’uomo contro il suolo per impossessarsi del portafogli. A seguito della colluttazione, la vittima ha riportato lesioni giudicate guaribili in cinque giorni, consistenti in un trauma contusivo alla spalla sinistra.
Il secondo capo d’imputazione riguardava proprio le lesioni personali, aggravate dall’aver agito insieme ad altri e in presenza di un minorenne. Al terzo capo d’imputazione, la Procura aveva attribuito al giovane l’utilizzo indebito della carta di credito per piccoli acquisti presso la tabaccheria “San Prospero” e il bar “San Domenico” di Siena.
Per un secondo imputato, anch’egli ventunenne di origine marocchina domiciliato a Siena e sempre difeso dall’avvocato Alessandro Betti, il procedimento si è concentrato sulla contestazione autonoma di minacce aggravate. L’accusa sostiene che il giovane avrebbe intimidito la vittima con la frase: “Non farti più vedere in Piazza Gramsci, altrimenti ti ammazzo”. Tuttavia, la difesa ha sollevato una questione preliminare, sostenendo che l’addebito doveva essere trattato con il rito della citazione diretta. Il giudice Grandinetti ha accolto l’eccezione e disposto la trasmissione degli atti al pubblico ministero per le determinazioni di competenza.
La sentenza di assoluzione, arrivata al termine di un processo abbreviato, è stata decisa perché non sono emerse prove sufficienti per condannare il giovane sui tre principali reati contestati. Il caso, che aveva fatto molto discutere in città, resta ora in attesa delle motivazioni scritte del giudice e di eventuali nuove decisioni da parte della Procura per i fatti ancora da chiarire.

Andrea Bianchi Sugarelli



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