Un messaggio improntato all’unità, al dialogo e alla responsabilità condivisa. È quello lanciato dalla sindaca Nicoletta Fabio nel corso del consueto appuntamento con gli auguri alla città, che si tiene ogni anno nella Sala del Mappamondo, alla presenza delle autorità cittadine, dei dirigenti di contrada, di esponenti politici e dei rappresentanti delle associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali.
“Pessimismo dell’intelligenza, ottimismo della volontà”. È da questa riflessione gramsciana che la prima cittadina ha sviluppato il suo intervento, richiamando la necessità di guardare con lucidità alle criticità, senza rinunciare però alla determinazione di trasformarle in opportunità. “Il pessimismo serve all’analisi, a capire ciò che non va – ha spiegato – l’ottimismo della volontà è coraggio, desiderio, intensità. Se lo facciamo insieme, i risultati possono arrivare”.
Un concetto che si lega direttamente al valore della partecipazione e del coinvolgimento della comunità. “Voglio ringraziarvi per il tempo prezioso che donate a questa città, per l’amore di chi non perde occasione per esserci, per essere a Siena e per contribuire, ogni giorno, a crearla e ricrearla – ha esordito Fabio – la partecipazione e l’interesse sono la vera forza della nostra comunità”. Un affetto che, ha sottolineato, si manifesta anche attraverso osservazioni, critiche e polemiche rivolte a chi ha responsabilità di governo, intese non come sterile contestazione, ma come segno di attenzione e volontà di costruire. La sindaca ha quindi ribadito che i risultati migliori si ottengono solo lavorando insieme, senza restare ancorati al passato ma valorizzandone l’eredità. “Il buono che c’è oggi a Siena nasce anche da un passato poderoso – ha detto – ma il nostro compito è occuparci del presente e del futuro, costruendo insieme percorsi di miglioramento”.
Nel suo intervento non è mancato un passaggio più personale, nel quale Fabio ha riconosciuto il peso dell’impegno istituzionale e i sacrifici che esso comporta. “Ho fatto un grande lavoro per non sacrificare del tutto gli affetti e per non togliere troppo tempo a chi mi è vicino- ha spiegato- lavorando con le mie forze e con la mia volontà per un bene che riguarda tutti”.
Le festività, ha aggiunto, rappresentano un’occasione preziosa per rallentare e ritrovare ciò che conta davvero: “Non sono solo il momento in cui vogliamo stare bene noi, ma il momento in cui possiamo dedicarci pienamente ai nostri affetti, un tempo utile anche per cambiare pensieri e parole e guardare alle cose con maggiore consapevolezza”.
A chiusura, un richiamo all’arte di vivere e al senso civico, espresso attraverso una riflessione sul giusto equilibrio tra atteggiamenti e valori: “Vivere con leggerezza ma non con superficialità, essere seri senza essere chiassosi, essere coraggiosi senza essere temerari, mostrare fiducia senza fatalismo. Questa è l’arte di vivere – ha concluso – ed è l’arte di essere cittadini di questa magnifica città”.