Si è tenuta oggi la prima lezione del master di primo livello “Il Codice Rosa: un nuovo modello di intervento nella presa in carico delle vittime di violenza”, istituito in convenzione tra l’Università di Siena, l’Azienda ospedaliero-universitaria senese e l’Azienda Usl Toscana sudest. Il master, giunto alla quinta edizione e unico nell’offerta formativa universitaria ha preso il via nell’aula 6 del centro didattico dell’ospedale Santa Maria alle Scotte, presente, tra gli altri, Luciana Piras, Procuratrice Generale di Firenze.
L’obiettivo è quello di approfondire sia le tematiche relative alle violenze e ai maltrattamenti contro le donne e nei confronti delle vittime dei crimini d’odio, sia le strategie di intervento del percorso sanitario e socio-assistenziale, con un approccio gender sensitive tipico del modello Codice Rosa, e approfondimenti sulle tematiche giuridico-forensi ed epidemiologico-statistiche.
“Il master è un’agorà dove vengono messe sotto i riflettori, idee e soluzioni, e anche criticità” sottolinea Vittoria Doretti, ideatrice del Codice Rosa “C’è l’analisi attuale delle ultime normative e delle recenti sentenze – aggiunge Anna Coluccia, direttrice Master – abbiamo aggiunto le problematiche emerse dal codice rosa, ed è molto importante aggiornarsi sulle linee guida nazionali della presa in carico delle vittime di violenza”.
“Per noi il Codice rosa è una perla nel ventaglio dei servizi – così afferma Simona Dei direttrice sanitari Asl Tse – l’importanza che questa rete ha assunto è fondamentale, la presenza di istituzioni civili, militari, nazionali e regionali dà idea del messaggio che possiamo portare per accrescere questa sensibilità”. “Abbiamo contato che dall’attivazione del Codice Rosa ci sono stati più di 120mila casi di denunce che hanno interessato la magistratura” è il dato fornito dalla Procuratrice Generale di Firenze Luciana Piras.
