Non si placa il confronto politico nella maggioranza di centrodestra che governa il Comune di Siena dopo la bocciatura della mozione presentata dalla consigliera Chiara Parri di Sena Civitas, con cui si chiedeva di valutare la possibilità di attivare un servizio di pasti a costo calmierato per anziani fragili residenti a domicilio, attraverso l’ASP “Città di Siena”. Un voto che aveva già acceso più di un interrogativo interno alla coalizione e che ora si traduce in uno scontro aperto tra la lista civica e i gruppi consiliari Forza Italia-Udc-Nuovo Psi, Lega e Lista Civica Nicoletta Fabio Siena in tutti i sensi, che contano complessivamente 9 consiglieri.
Sulle proprie piattaforme, Sena Civitas ha ricostruito i contenuti della proposta e denunciato la natura del voto contrario. Parri rivendica la natura sociale e tecnica dell’atto: uno studio di fattibilità per un servizio “a prezzo di costo, senza oneri per il Comune né per l’ASP”, rivolto agli anziani fragili non in base al reddito ma allo stato di bisogno sociale. Il giudizio sul voto è netto: “Nessuna motivazione tecnica reale. Una buona proposta respinta per equilibri politici”. Sena Civitas attribuisce la bocciatura a logiche interne alla maggioranza e al tentativo di arginare la crescita della forza civica in vista delle future scadenze politiche, come le amministrative 2028: “Alcuni partiti del centrodestra temono un ridimensionamento della propria rappresentanza. Sena Civitas è saldamente nel centrodestra, ma con autonomia di giudizio”.

Durissima la reazione di Forza Italia – Udc – Nuovo Psi, Lega e della lista civica del Sindaco: “Nessun complotto politico: era una mozione immatura e mal presentata”.
Le tre forze sottolineano come la proposta doveva essere valutata prima in commissione e negli uffici, per tanto sarebbe mancato un adeguato approfondimento tecnico-finanziario e soprattutto presentarla direttamente in Aula sarebbe stato “un metodo sbagliato”. “Non si lanciano idee così delicate per ottenere consenso – scrivono i gruppi consiliari in una nota -. Si lavora in silenzio, si studiano i numeri e si comunica solo ciò che è realizzabile”.
Il fronte replica duramente anche sul piano politico, ricordando che Sena Civitas al primo turno delle elezioni amministrative sostenne un altro candidato sindaco e rivendicando la “storica appartenenza al centrodestra” dei partiti oggi in maggioranza. E la chiosa finale è un messaggio di disciplina di coalizione: “La capacità politica è equilibrio e mediazione. Non si riscrive la storia salendo sui carri vincenti e poi dettando la linea”.
Il caso rivela un clima teso nella maggioranza, già chiamata a un passaggio delicato: il rimpasto di giunta dopo l’elezione in Regione di Enrico Tucci. La bocciatura della mozione appare così parte di un confronto più ampio: equilibri futuri, pesi interni alla coalizione, visibilità politica e metodo decisionale.
Sena Civitas, da parte sua, conferma la collocazione nella coalizione e ribadisce disponibilità al dialogo: “Nessuna polemica, restiamo in maggioranza e sempre dalla parte dei cittadini fragili”.
Le parole rassicuranti, però, non cancellano le frizioni emerse. La questione mensa diventa così il simbolo di un equilibrio politico da ricomporre, in grossa difficoltà, sottolineato anche dal silenzio assordante di Fratelli d’Italia, gruppo di traino della maggioranza. E il prossimo passaggio sarà determinante per capire se la maggioranza saprà ricucire, o se questo episodio resterà il primo campanello d’allarme di un confronto più profondo.