Siena, il ds Guerri: " Situazione incomprensibile dopo la sconfitta, siamo in linea con gli obiettivi"

Sul mercato: "Abbiamo condiviso idee e pensieri con l'allenatore, migliorare è un dovere. In porta piena fiducia a Di Vincenzo"

Di Veronica Costa | 13 Novembre 2025 alle 15:00

Dopo la sconfitta del Siena  nel campo del Foligno è stato il Direttore Sportivo dei bianconeri Simone Guerri a voler chiarire l’attuale situazione della squadra senese.

“La partita di domenica è l’unica che abbiamo sbagliato. Non siamo riusciti a interpretarla nel modo giusto e stiamo analizzando anche il perché. Come si analizzano le vittorie, si analizzano anche le sconfitte. La reazione del finale di partita mi lascia perplesso. Fino a una settimana fa si parlava di un grande Siena, di un gioco che stava portando risultati. Per questo faccio fatica a capire certe reazioni. Tre mesi fa è iniziato un percorso nuovo, con una squadra giovane. In un percorso ci sono anche incidenti di percorso: servono per crescere. Dovrebbe esserci unione di intenti. Sono a Siena da tanti anni e so che quando si perde arrivano le critiche, però dopo nove risultati utili consecutivi, certe situazioni le trovo incomprensibili. La partita di domenica va analizzata per capire cosa migliorare in certe situazioni. Siamo qui con il mister e lo staff per imparare dagli errori, perché questo significa crescere”.

Guerri ha parlato anche del mercato e dell’infortunio del portiere Michielan. “Abbiamo condiviso idee e pensieri con l’allenatore e la proprietà, e credo che la prossima settimana ci sarà qualcosa di più definito. Non si tratta di richieste: conosciamo il nostro budget e abbiamo le nostre idee. Nel percorso di una squadra ci sono sempre giocatori più o meno soddisfatti, più o meno funzionali. Migliorare è un dovere. Su ruoli specifici preferisco non entrare nel dettaglio. L’infortunio di Michielan  fino a gennaio può portarci a fare valutazioni, ma ogni scelta genera conseguenze. Sul ruolo del portiere non ci sono problemi: abbiamo due portieri validi. In questo momento abbiamo piena fiducia a Di Vincenzo”.

E sugli obiettivi della stagione ha detto: “Siamo passati dal secondo al sesto posto, ma la classifica non è la nostra priorità. Non ci interessa guardare gli altri. L’anno scorso si guardava troppo il Livorno; adesso guardiamo solo noi stessi, il Siena, e come migliorare. Dobbiamo isolarci da un ambiente che è molto influenzato da fattori esterni. Siamo in linea con gli obiettivi, anche se non pienamente soddisfatti perché ci mancano dei punti: possiamo fare meglio. Possiamo e dobbiamo sempre migliorarci, ma siamo in linea con le nostre aspettative”.

“Il dialogo con la proprietà è continuo e intenso, anche se a volte serve più tempo per capirsi. La proprietà non è italiana e questo comporta un processo di comprensione diverso, ma la loro presenza è costante. Per quanto riguarda le ambizioni: un direttore sportivo e un allenatore lavorano sempre per ottenere il massimo. Tutti vogliono arrivare primi, ma bisogna essere realisti. Ci sono squadre come Grosseto o Prato che hanno speso sei o sette volte più di noi. Noi siamo in un gruppo di squadre che competono con risorse diverse. Siamo comunque in linea, e abbiamo anche bruciato delle tappe. Possiamo solo migliorare. Il rischio è che le aspettative della piazza non coincidano con il processo di crescita che stiamo portando avanti. Dobbiamo essere forti, accettare le critiche, perché i tifosi ci hanno sempre sostenuto. È giusto che ci siano critiche, ma io sento anche la necessità di proteggere”.

“Andiamo avanti sulla nostra strada: quella del lavoro, della convinzione in un certo tipo di gioco. Abbiamo un gruppo forte, unito, e dobbiamo continuare così. Le critiche vanno accettate, ma dopo nove risultati utili consecutivi, certe reazioni mi sono sembrate davvero illogiche“.



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