Siena, il lavoro non tiene più, la Fiom Cgil lancia l’allarme e chiede un tavolo urgente

Precarietà dilagante, inflazione alle stelle, Miniero: "I diritti dei lavoratori non sono una moda"

Di Filippo Meiattini | 21 Maggio 2025 alle 12:02

Siena, il lavoro non tiene più, la Fiom Cgil lancia l’allarme e chiede un tavolo urgente

“Nonostante la presenza di settori di eccellenza, Siena si sta impoverendo”. È questo il messaggio lanciato dalla Fiom Cgil di Siena, rappresentata dalla segretaria locale Daniela Miniero che, numeri alla mano, denuncia una situazione lavorativa ed economica sempre più critica e insostenibile per la classe lavoratrice della provincia.

La città, spiega Miniero, pur vantando realtà produttive di valore, è prigioniera di un modello industriale superato, non più capace di tenere insieme diritti, occupazione e tenuta economica. “Serve una revisione profonda del sistema – afferma – perché così non si regge più: i lavoratori non ce la fanno, Siena sta scivolando verso una crisi strutturale”.

A confermarlo sono i dati sulla cassa integrazione: nel 2024 sono state autorizzate 7.349.641 ore, un aumento del 94% rispetto al 2023. E il primo trimestre del 2025 mostra un’ulteriore impennata. Un segnale chiaro della difficoltà di molte aziende, che spesso preferiscono il ricorso agli ammortizzatori sociali invece di investire in innovazione, formazione e stabilizzazione.

In parallelo, cresce la precarietà: nel 2024 ben il 92% dei nuovi contratti era a termine. Nel 2023, su 70.500 contratti siglati, solo 5.600 erano a tempo indeterminato. Una tendenza che colpisce soprattutto i giovani, sempre più scoraggiati da un mercato del lavoro che non offre prospettive.

Il quadro è aggravato da un’inflazione che, a Siena, ha raggiunto il 3%, rendendo la città la seconda più cara d’Italia. La spesa pro capite è aumentata di 663 euro nel solo 2024, mentre l’affitto incide in media per un terzo sul reddito degli inquilini. Si registra inoltre un incremento del 3,5% dell’impoverimento generale della popolazione e un +13% del rischio di cadere sotto la soglia di povertà assoluta.

“La forbice si allarga – denuncia Miniero – mentre gli utili crescono, i lavoratori si impoveriscono.”

Di fronte a questi dati, la Fiom Cgil lancia un appello: “È urgente aprire un tavolo di confronto serio e costruttivo con le organizzazioni datoriali, le istituzioni e le parti sociali del territorio. Non c’è più tempo. Dobbiamo lavorare insieme per costruire un nuovo modello produttivo e garantire diritti, stabilità e futuro alle lavoratrici e ai lavoratori senesi. I diritti – lo ricordiamo – non passano mai di moda”.

In questo contesto, la Fiom Cgil di Siena sottolinea anche l’importanza della mobilitazione in corso per il referendum sul lavoro, promosso dalla CGIL nazionale

Filippo Meiattini

Filippo Meiattini è nato a Siena il 13 gennaio del 1999. A febbraio del 2021 è diventato giornalista pubblicista. Non ama parlare di sé, soprattutto in terza persona.



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