Una mattina tra passato e futuro, forti emozioni e grande partecipazione ha accompagnato l’importante iniziativa della Croce Rossa Italiana, Comitato di Siena, che oggi ha spiegato durante un convegno nella Sala delle Lupe di Palazzo Pubblico l’apposizione del simbolo internazionale dello Scudo Blu sulle storiche mura della città. Un gesto concreto per tutelare il patrimonio culturale cittadino, che ha coinvolto istituzioni, cittadini e tanti turisti, riuniti tra le strade del centro storico.
L’evento ha preso il via con l’ingresso della Banda del Corpo Militare Volontario del Centro di Mobilitazione Toscana, che ha attraversato le vie del centro per poi esibirsi in Piazza del Campo. Un momento atteso e sentito: molte le persone assiepate intorno alla Conchiglia, dove sono risuonate marce e brani della tradizione italiana, accolti da calorosi applausi.
La cerimonia è proseguita in Palazzo Comunale, dove il sindaco Nicoletta Fabio, autorità civili e militari, la Croce Rossa e la Soprintendenza hanno dato il via al convegno dedicato alla salvaguardia dei beni culturali nei contesti di rischio. L’iniziativa è nata dalla collaborazione tra la Croce Rossa, il Comune di Siena e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo, e si concretizzerà nelle prossime settimane con l’apposizione dello Scudo Blu sulle mura esterne di porta Camollia, porta Ovile, porta Romana e porta San Marco. Quest’ultima porta ospita anche una targa commemorativa dedicata al generale Joseph Goislard de Monsabert, comandante francese che nel 1944 impedì la distruzione della città.
Il nipote del generale, Luc de Monsabert, presente a Siena per l’occasione, ha ricevuto un riconoscimento ufficiale dal Comune e dalla Croce Rossa. Nel suo intervento, ha ricordato la figura dello zio con parole intense: “Andai a vivere con lui in un piccolo villaggio. In famiglia lo chiamavano zio Gio: lo ricordo come una persona gentile, umana e sentimentale. Oggi, qui, con grande orgoglio, ho risposto all’invito della Croce Rossa. Per me è un onore essere in questa grande sala che vide mio zio protagonista, lui che ogni sera scriveva un diario, dove annotò, tra il 20 e il 27 giugno: ‘Siena… oserei dire che nel mio cuore è un ardente pellegrinaggio. Ieri ho visto la collina su cui si adagia la città, ho invocato Santa Caterina. Credo che andrò in pellegrinaggio dalla santa’. E il 3 luglio: ‘Presto sarò a Siena, la città è ormai vicina. È rimasta intatta da seicento anni: i suoi palazzi si estendono lungo strade strette. Tutta la popolazione è raccolta lì. Le bandiere delle contrade, con i loro animali araldici, sventolano ovunque. Le vecchie mura sono ornate con i colori dell’Italia. Prima di tutto sono andato alla cattedrale: Dio mi interessa più degli uomini. Mi offrono dei bambini da baciare. Per la prima volta sento gridare: Viva la Francia. La mia gratitudine ai senesi che non dimenticano. E che la guerra può essere condotta con rispetto come fece mio zio Gio”.
Il sindaco Nicoletta Fabio ha sottolineato il significato universale dell’iniziativa: ‘Quello del generale de Monsabert fu un gesto che ha valore universale, significa anche che il patrimonio artistico di una città viene difeso in nome della cultura. Il valore morale lo ricorda la targa fuori porta San Marco’.
Il convegno, coordinato dal giornalista e maggiore Roberto Rossi, ha visto la partecipazione di istituzioni, studiosi ed esperti di storia e tutela dei beni culturali. Claudio Biscarini ha ripercorso la storia del 1944 e il ruolo decisivo della città, mentre il Soprintendente ha illustrato, attraverso immagini e documenti, il valore delle mura e il lavoro di tutela svolto negli anni.
Valentina Mastronardi, delegata “Principi e Valori” del Comitato di Siena Cri, ha dichiarato: “Noi crediamo nel futuro e nei valori che ci muovono, dalla solidarietà al volontariato, dalla storia alla cultura. Crediamo in questo progetto. Abbiamo scelto la cinta muraria e le porte della città che sono simbolo di storia e di valori dell’umanità, proprio quelli che noi portiamo avanti”.
Pasquale Albano, presidente del Comitato di Siena della Croce Rossa, ha spiegato la scelta di estendere la protezione a tutta la città: “Come Croce Rossa Italiana, Comitato di Siena, abbiamo accolto l’invito da parte della Croce Rossa Italiana di apporre su uno dei monumenti della nostra città lo Scudo Blu, a protezione del suo valore storico, artistico e culturale. Noi però abbiamo voluto fare qualcosa di più grande, perché sarebbe stato difficile scegliere un solo monumento in una città così ricca di storia. Abbiamo quindi pensato, già in fase di progettazione, di salvaguardare l’intera città, che è un vero e proprio museo a cielo aperto, apponendo lo Scudo Blu ai quattro angoli, ovvero alle quattro porte principali di Siena. In questi giorni verrà apposto proprio lo Scudo; da questo momento in poi tutti i monumenti all’interno delle nostre strade saranno protetti da questo simbolo, che è frutto della Convenzione dell’Aia del 1954”.
L’apposizione dello Scudo Blu rappresenta un impegno collettivo per la tutela della memoria, della storia e del patrimonio di Siena. Un’iniziativa che chiama a raccolta cittadini e istituzioni, ricordando che la difesa dei beni culturali è anche una questione di responsabilità e di civiltà.
Andrea Bianchi Sugarelli


