Non appena si sono diffuse le immagini e i racconti dell’abbordaggio della Flotilla da parte delle forze armate israeliane, Siena, come gran parte del resto d’Italia, ha reagito. Intorno alle 21.30, circa duecento persone si sono date appuntamento in Piazza del Campo. Senesi, studenti, sindacalisti: un gruppo eterogeneo, unito da un’urgenza comune.
Il corteo, nato all’improvviso, si è snodato sotto le trifore di Palazzo Pubblico, attraversando la conchiglia al grido di “Palestina libera” e “Siamo tutti con la Global Sumud Flotilla”. Tra i presenti anche Alice d’Ercole, segretaria della Cgil di Siena, che ha espresso solidarietà agli equipaggi coinvolti e ha ribadito l’importanza di difendere i diritti umani.
Non ci sono stati interventi ufficiali né palchi, solo voci e cartelli: “Questa è una risposta spontanea, vera contro le ingiustizie e il genocidio che sta colpendo il popolo palestinese,” ha sottolineato una studentessa di Cravos. La manifestazione, pacifica e compatta, si è svolta senza incidenti, segno di una volontà condivisa di ribadire il dissenso, la solidarietà e chiedere chiarezza sui fatti accaduti in acque internazionali.
“Siamo l’esercito di terra, siamo la voce che è stata tolta all’equipaggio della flottiglia”, ha detto la segretaria della CGIL Alice d’Ercole, che ha aggiunto: “a bordo delle 44 imbarcazioni ci sono oltre 400 civili provenienti da ogni parte del mondo, carichi di aiuti umanitari, cibo, acqua potabile, medicinali, diretti a Gaza”. “Hanno avuto il coraggio che è mancato ai governi e alla comunità internazionale: dire fermate il genocidio, impedite che 66.000 civili, 20.000 bambini, muoiano sotto le bombe, di fame o di sete”.
Andrea Bianchi Sugarelli
