Quattro giorni in cui l’arte invade ogni angolo, trasforma e mette in dialogo corpi, spazi e architetture: da domani al 16 novembre, il Complesso Museale Santa Maria della Scala torna a essere laboratorio vivo e pulsante, ospitando la seconda edizione di Xenos, festival internazionale dedicato alla performance contemporanea, ideato da Cristiano Leone e diretto artisticamente da Anna Lea Antolini. Non solo un cartellone, ma un vero e proprio viaggio tra confini, linguaggi e percezioni, nel segno di uno sguardo capace di aprire mondi e di onorare la memoria di Italo Calvino a quarant’anni dalla sua scomparsa.
Domani, 13 novembre 2025, alle 17 l’arte apre le sue porte alla stampa con una visita guidata di Riccardo Freddo, curatore della mostra “Metamorfosi del Sacro” di Teodora Axente: un percorso tra opere ispirate agli affreschi del Santa Maria, che anticipa l’inaugurazione ufficiale dell’evento. Alle ore 18 il festival prende vita con saluti istituzionali e la performance “Nello sguardo di Teodora Axente”, in cui Alessandra Cristiani e Jacopo Giarda, insieme al trio jazz dell’Accademia Siena Jazz diretto da Silvia Bolognesi, esplorano l’improvvisazione come spazio di incontro tra corpo, suono e opera d’arte. La serata prosegue con la lecture “Lo sguardo nell’arte” di Jacopo Veneziani, storico dell’arte e divulgatore, che accompagna il pubblico in un viaggio attraverso i modi in cui l’arte ha rappresentato e reinventato lo sguardo nei secoli.
Xenos è un festival che non smette di sorprendere: nelle sale affrescate e nei corridoi del Santa Maria, ogni performance diventa occasione di dialogo tra passato e presente, visibile e invisibile. Tra i protagonisti di questa edizione spiccano artisti come il violinista Yury Revich, Alice Mariani – prima ballerina del Teatro alla Scala, Marta Ciappina – Premio Ubu 2023, il coreografo Virgilio Sieni, il collettivo Kor’sia, Arno Schuitemaker, Noé Soulier e il Coro della Cattedrale di Siena guidato da Lorenzo Donati.
Il programma intreccia azioni site specific e performance itineranti. Da “Rinascimento” di Kor’sia, che anima la sala del Pellegrinaio intrecciando corpi e memoria, a “Passages” di Noé Soulier, che trasforma il percorso tra le architetture del museo in un’esperienza di movimento inedita. “Sulla Leggerezza/Variazioni” di Virgilio Sieni è una danza che attraversa la leggerezza calviniana e la memoria del luogo, mentre “Invisio” di Stefania Ballone vede la luce come guida attraverso un labirinto di corpi e voci, con la partecipazione di Alice Mariani, Marta Ciappina e il Coro “Guido Chigi Saracini”.
Non manca uno spazio dedicato all’innovazione, con esperienze immersive di realtà virtuale come Wave di Bart Hess e Half Life Vr di Robert Connor: dispositivi che permettono di vivere la performance da prospettive nuove, tra digitale e fisico. Anche i più piccoli trovano il loro spazio creativo con laboratori a cura di Delfina Stella, mentre riflessioni su arte e tecnologia animano le lectures di Simone Arcagni, Domenico Prattichizzo e Cristiano Leone.
Xenos si conferma un festival di ampio respiro, cosmopolita che non si accontenta di mostrare, ma invita a partecipare, a lasciarsi attraversare dall’arte e a rileggere lo spazio del museo come luogo di incontro, metamorfosi e ascolto. Tutte le attività sono accessibili fino a esaurimento posti, alcune su prenotazione. Il programma dettagliato e tutte le informazioni sono disponibili su santamariadellascala.com.