Si concluderà a inizio ottobre il processo relativo alla morte della mamma 38enne del senese deceduta nel 2019 dopo 5 mesi di ricovero a seguito di alcune conseguenze post parto cesareo, che dette alla luce una bambina.
A giudizio ci sono due professioniste dell’ospedale le Scotte, accusate di omicidio colposo, per loro oggi il pm Valentina Magnini ha chiesto otto mesi di reclusione. L’accusa si lega a una presunta imperizia dell’intervento dopo una improvvisa emorragia, trattata secondo la tesi accusatoria in modo non tempestivo. Addebiti rigettati dai legali difensori dei medici (gli avvocati Enrico e Lorenzo De Martino e Francesco Maccari) che nel chiedere l’assoluzione hanno evidenziato il contesto emergenziale e inaspettato dell’emorragia, asserendo che è stato fatto correttamente tutto il possibile e non emergono profili penali. Il difensore della famiglia e degli eredi – l’avvocato Duccio Pagni – ha chiesto un maxi risarcimento da 4.3 milioni.
Decisione, che spetta al giudice Andrea Grandinetti, in arrivo a inizio ottobre, per quello che è un caso particolarmente complesso e articolato, sviscerato tra udienza preliminare e dibattimento da ben 20 consulenti.
C.C