Si conclude con un’archiviazione l’inchiesta che aveva coinvolto nove tra medici e operatori sanitari dell’ospedale Le Scotte di Siena, accusati di omicidio colposo in relazione al decesso di un uomo, avvenuto nella seconda metà di settembre 2024. Il giudice per le indagini preliminari Andrea Grandinetti, a seguito di un approfondito esame dei fatti, ha disposto che non sussistono responsabilità penali a carico degli indagati, accogliendo così la richiesta avanzata dalla procura.
La vicenda trae origine dall’intervento cardiochirurgico cui il paziente era stato sottoposto nell’ottobre 2023. L’operazione, complessa ma riuscita, aveva portato a un temporaneo miglioramento delle condizioni cliniche dell’uomo, che era stato successivamente dimesso. Tuttavia, nei mesi successivi il quadro sanitario era peggiorato, rendendo necessario un nuovo ricovero e un ulteriore intervento. Nonostante l’impegno dell’équipe medica, la situazione si era aggravata, portando poi al decesso del paziente nel settembre 2024.
A seguito della denuncia presentata dai familiari, che lamentavano possibili negligenze nella gestione della profilassi e della durata delle cure, la procura aveva aperto un’indagine per omicidio colposo in ambito sanitario. Il magistrato titolare dell’inchiesta, Elisa Vieri, aveva disposto una consulenza tecnica affidata ai professori Marco Di Paolo (medicina legale), Carlo Tascini (malattie infettive) e Stefano Bevilacqua (cardiochirurgia). Il collegio di esperti ha prodotto una relazione articolata e dettagliata che ha evidenziato la correttezza dell’operato sanitario, sottolineando la complessità delle condizioni cliniche preesistenti del paziente e il rispetto delle buone pratiche mediche da parte di tutti i professionisti coinvolti.
Nonostante l’opposizione dei familiari, che si sono costituiti parte offesa e hanno prodotto memorie per contestare la richiesta di archiviazione, il giudice Grandinetti ha ritenuto che non vi fossero elementi per sostenere l’accusa in giudizio. Tutti i medici e i membri dello staff sanitario sono stati definitivamente esclusi dal procedimento penale.
La decisione mette la parola fine a un’indagine lunga e articolata, che ha preso in esame non solo l’esito delle due operazioni chirurgiche, ma anche l’intero percorso clinico del paziente. Secondo la valutazione tecnica e giudiziaria, non emergono profili di colpa né condotte imprudenti o imperite a carico del personale sanitario, che, anzi, avrebbe garantito tutte le attenzioni e le cure necessarie nel rispetto dei protocolli previsti.
Per la difesa dei medici si sono alternati in aula numerosi legali, tra cui Luigi De Mossi, Fernando Giannelli, Beniamino Schiavone, Francesco Maccari, Roberta Cristina Calabrese, Alessandro Betti, Lorenzo De Martino e Francesco Ierardi.
Con la conclusione del procedimento, si chiude anche il capitolo giudiziario di una vicenda che ha coinvolto profondamente sia i familiari della vittima sia il personale dell’ospedale senese.
Andrea Bianchi Sugarelli