"Siena ostaggio dei cantieri", intervento congiunto di M5S, Siena Sostenibile e Passione Democratica

M5S Siena, Siena Sostenibile e Passione Democratica Siena intervengono sulla situazione Ztl, traffico e chiusure di strade in città

Di Redazione | 14 Settembre 2025 alle 13:00

"Siena ostaggio dei cantieri", intervento congiunto di M5S, Siena Sostenibile e Passione Democratica

“Da settimane la viabilità di Siena è nel caos. Tra ZTL percepita come “sparita”, strade transennate e interventi che si allungano, muoversi in città è diventato un percorso a ostacoli per residenti, commercianti e turisti”.

Intervengono così, con un comunicato congiunto, M5S Siena, Siena Sostenibile e Passione Democratica Siena sulla situazione Ztl, traffico e chiusure di strade in città.

Segnaletica e pianificazione: il primo anello debole. La segnaletica è spesso insufficiente o posizionata troppo a ridosso dei blocchi: non di rado manca all’inizio delle vie che portano verso strade chiuse. Il risultato è che molti automobilisti scoprono il divieto solo all’ultimo, sono costretti a fare inversioni impossibili e finiscono intrappolati nelle code. La contemporaneità di cantieri su strade contigue ha paralizzato la circolazione da nord a sud (e viceversa) per giorni: tanti lavoratori, senza indicazioni chiare sui percorsi alternativi, non sapevano da dove passare e hanno dovuto compiere giri assurdi per raggiungere il lavoro o tornare a casa.

Asfaltature e viabilità: deviazioni improvvise, semafori “distratti”. La gestione delle asfaltature ha acceso gli animi: deviazioni comunicate all’ultimo, preavvisi scarsi e regolazioni semaforiche inadeguate. Emblematico il caso di via Beccafumi, dove il verde è durato appena quattro secondi, provocando code chilometriche in salita e traffico in tilt anche fuori dagli orari di punta.

Strade commerciali in sofferenza. In via di Pantaneto e via di Follonica divieti, restringimenti e tempi lunghi hanno spento la vitalità delle strade. I commercianti lamentano cali di passaggio e informazioni frammentarie, mentre i residenti segnalano difficoltà quotidiane per spostarsi e parcheggiare.

Il cantiere simbolo: l’ex Campino di San Prospero. Promesso come intervento rapido, l’ex Campino di San Prospero è diventato il simbolo dei lavori infiniti: posti auto sottratti, recinzioni che resistono e nessuna data certa di riconsegna alla città.

Annunci e realtà sul campo. Mentre da Palazzo Pubblico si rivendicano nuovi sistemi di controllo e telecamere, i cittadini vedono soprattutto strade divelte, marciapiedi transennati e un boom di multe. Gli annunci di investimento cozzano con la quotidianità di chi resta fermo in coda.

Cosa serve adesso. Meno slogan e più organizzazione: cantieri coordinati (evitando sovrapposizioni su assi vicini), segnaletica chiara e anticipata all’imbocco delle arterie, preavvisi credibili su tempi e deviazioni, semafori tarati sui flussi reali e una comunicazione unificata e aggiornata. Siena non può vivere prigioniera delle proprie transenne: servono lavori rapidi, trasparenti e rispettosi dei tempi, per restituire mobilità e fiducia alla città.



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