Fruibilità pubblica del Parco di Malizia, se ne è discusso oggi in Consiglio comunale a seguito dell’interrogazione presentata da Bruno Valentini del gruppo PD.
Il consigliere ha ripercorso i punti chiavi della vicenda partendo “dalla vendita all’asta del complesso alberghiero in Strada di Malizia, con annesso parco, che secondo quanto riportato dalla stampa, sarebbe andata al Gruppo tedesco Spetch”, proseguendo con il relativo progetto di recupero che “prevede la condivisione degli spazi comuni con i residenti della struttura”, nonché ricordando le dichiarazioni dell’assessore Michelotti “sul rendere più appetibile l’immobile favorendo la massima flessibilità nella destinazione urbanistica e l’ulteriore possibilità edificatoria, concessa dal Comune, per 300 metri quadrati aggiuntivi”.
Valentini ha poi spiegato quanto stabilito dalla convenzione originaria dell’8 ottobre 2002 stipulata fra l’Ente e l’allora rappresentante della proprietà del complesso che prevedeva: “l’apertura del parco anche ad uso pubblico, che lo stesso rimanesse di proprietà privata senza per questo essere separato nelle due parti (privata e uso pubblico), un piano di manutenzione con specifici obblighi tra cui lo smaltimento delle acque e il recupero del frutteto e del giardino, la possibilità di visitare il parco dietro richiesta al gestore del complesso alberghiero secondo precise modalità; che il parcheggio pertinenziale multipiano lungo la strada di Malizia resti a uso pubblico e che tutti gli obblighi stabiliti dalla suddetta convenzione vengano trasferiti ai soggetti a cui eventualmente venga ceduta la proprietà della struttura”.
Per questi motivi, il consigliere ha chiesto “se l’Amministrazione abbia controllato la convenzione vincolante sulla sistemazione e gestione del parco e dell’uso pubblico del parcheggio, e come intenda regolare i rapporti con la proprietà per assicurare alla collettività la piena futura fruibilità del parco non prima della constatazione di avvenuta attuazione del suo progetto di recupero”.
L’intervento rientra “nell’obiettivo di mandato – ha risposto l’assessore all’Urbanistica Francesco Michelotti – di riqualificare le aree, gli edifici dismessi, i grandi contenitori, che hanno rappresentato per molto tempo problemi irrisolti e sono l’emblema dell’eredità politico-amministrativa proveniente da decenni di governi di centro-sinistra. La filosofia del Piano Operativo è stata quella di affiancare, ad ogni intervento, un’opera pubblica o di interesse pubblico”. In questo caso, infatti, sarà garantito l’uso pubblico del parcheggio frontistante e la valorizzazione e fruibilità aperta dell’annesso parco, perché, come ha teso a rimarcare Michelotti “l’interesse pubblico è il faro che ha guidato la redazione del Piano e la nostra attività. E’ la cifra che ci ha distinto anche dalle precedenti amministrazioni”.
Nella documentazione tecnica allegata agli elaborati di progetto sono descritti i criteri di manutenzione del parco che permetteranno di preservare il grande valore paesaggistico e le condizioni di sicurezza nella sua fruizione visti i numerosi alberi presenti in precarie condizioni e per i quali sarà previsto, in base al censimento e ai rilevamenti effettuati lo scorso anno, la possibilità di abbattimento.
“Il permesso di costruire, relativo al completamento della struttura alberghiera e al parcheggio interrato – ha proseguito l’assessore – terrà, quindi, in considerazione i principi di conservazione e tutela del parco che afferirà al controllo della Soprintendenza”. Per quanto concerne il controllo, da parte del Comune, sul rispetto della convenzione da parte della società proprietaria, sul vincolo che questa ha per la sistemazione e gestione del parco e sull’uso pubblico del parcheggio, Michelotti ha informato l’Aula che <<il 24 febbraio scorso è stato sottoscritto un atto unilaterale d’obbligo nel quale vi è l’impegno di adempiere a tutti gli obblighi convenzionali, sia per l’uso pubblico dell’area verde sia del parcheggio”.
Valentini si è dichiarato “parzialmente soddisfatto visto che il soggetto che ha comprato ha depositato un atto unilaterale d’obbligo per la manutenzione dell’area”, spiegando però che “nella risposta dell’assessore Michelotti non ho sentito un impegno chiaro sulla fruibilità pubblica del Parco che va invece garantita con certezza ai cittadini. Non conta, infatti, solo la manutenzione, ma anche l’accesso al parco soprattutto per chi vive lì che andrà fatto secondo orari, che andranno scritti su cartelli apposti e nel naturale rispetto della privacy dei clienti”.