A Siena il primo Laboratorio di Drag King 

Di Redazione | 27 Aprile 2018 alle 12:28

A Siena il primo Laboratorio di Drag King 

Un’esperienza di attraversamento e de-costruzione degli stereotipi legati ai generi a cura di Marianna Bianco

I nostri sono corpi costruiti. Ne siamo consapevoli e preferiamo scivolare nell’equivoco di una definizione identitaria di essi? Da questa riflessione provocatoria nasce l’idea del primo laboratorio di Drag King realizzato a Siena da Non una di meno Siena e Movimento Pansessuale Arcigay Siena per il Toscana Pride. Un’esperienza di attraversamento e de-costruzione degli stereotipi legati ai generi che in linea la rivendicazione femminista degli ultimi anni, si trasforma in pratica politica. Nato come attraversamento verso il maschile, il kinging è un viaggio nella ridefinizione di genere del proprio corpo, inteso come sguardo su di sé, sull’altro e sullo spazio pubblico. La tradizione da cui proviene è quella queer e drag, quest’ultima una pratica artistica che attraverso la parodia, il playback e il capovolgimento dei cliché di genere, ha contribuito, come il nome suggerisce (drag in inglese significa trascinare) a ridefinire o meglio mettere in discussione il binarismo e la dicotomia dei generi maschile e femminile, in un continuo spostamento dei confini dell’identità di genere, e non solo. Gli strumenti di questa esperienza saranno il travestimento, il trucco, la postura del corpo e il rapporto con lo spazio, la voce, il gioco di ruolo. E il laboratorio culminerà in un’uscita in king nello spazio pubblico: una consapevole performance di genere in cui poter sperimentare l’invisibilità del neutro maschile e abitare come fosse un luogo la con-fusione tra osservator* e osservat*. Drag King Lab è a cura di Marianna Bianco artista e performer queer da più di 10 anni, co-fodatrice del gruppo Eyes Wild Drag e si terrà il 28 e 29 aprile al Centro Danza Francesca Selva in Via Mentana 61 e Via Massetana Romana 28, un centro polivalente diretto da Marcello Valassina che sta diventando uno spazio performativo, crocevia di nuove sperimentazioni e punto di riferimento per chi fa cultura a Siena.



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