Il Primo Maggio a Siena è stato caratterizzato da un corteo cittadino che, in questa giornata, non avveniva da anni. A riportare la Festa dei Lavoratori nelle strade del centro storico sono stati i dipendenti della Beko, protagonisti di una manifestazione partita dalla Lizza e approdata in Piazza del Campo. Il corteo che ha riportato l’attenzione pubblica sulla vertenza in corso.
Al fianco dei lavoratori si sono schierate le istituzioni locali e nazionali. A prendere la parola, tra gli altri, è stata Nicoletta Fabio, sindaco di Siena, che ha voluto ribadire l’impegno dell’amministrazione:
“Ancora una volta insieme a voi. Fin dal primo giorno, il Comune di Siena ha manifestato non solo vicinanza e condivisione della vostra lotta, ma ha anche fatto tutto ciò che oggettivamente poteva fare”, ha dichiarato Fabio, sottolineando come la tappa romana dei giorni scorsi abbia rappresentato un momento importante, ma non ancora risolutivo: “Quello che avete sempre chiesto è una cosa semplice: dignità. Non assistenzialismo, non scorciatoie, ma il diritto al lavoro, che è un diritto costituzionale. Il Comune continuerà a lavorare con riservatezza ed efficacia per essere parte integrante del processo di reindustrializzazione, non semplice spettatore”.
Presente anche Laura Boldrini, deputata e già presidente della Camera, che ha voluto testimoniare la sua vicinanza:
“Questo è il mio collegio, e ho seguito la vertenza sin dall’inizio. Mi sembrava doveroso essere qui il Primo Maggio accanto a questi lavoratori e lavoratrici che hanno lottato con dignità ottenendo risultati importanti, ma ancora non definitivi. La loro mobilitazione ha risvegliato Siena, che da quindici anni non celebrava la festa del lavoro con un corteo”.
Boldrini ha anche criticato duramente le politiche governative in materia di protesta:
“La lotta paga. Se fossero rimasti zitti, nessuno si sarebbe accorto di nulla. E invece hanno fatto pressione, coinvolto istituzioni e politica. È così che si difendono i diritti. Ma oggi il governo vuole reprimere ogni forma di protesta con il decreto sicurezza. Ed è gravissimo”.
Protagonisti del corteo anche i sindacati locali, presenti Daniela Miniero (Fiom Cgil Siena) e Massimo Martini (Uilm Uil Siena
“Questa vertenza non ha mai lasciato le vie di Siena e non le lascerà finché non ci sarà una reindustrializzazione credibile. Abbiamo evitato la chiusura e posto le basi per una continuità lavorativa: oggi questi 299 lavoratori possono ancora festeggiare il Primo Maggio. Ma non ci fermeremo finché non ci sarà un soggetto industriale serio, capace di garantire il futuro”.

