Siena conquista un riconoscimento di rilievo nazionale diventando la prima “Provincia Angels” della Toscana e la seconda in Italia, dopo Savona. Un traguardo che premia il lavoro congiunto della Stroke Unit e della Neuroradiologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, del sistema di emergenza 118 dell’Asl Toscana Sud Est, delle istituzioni locali e delle scuole primarie della città e della provincia.
Il titolo di Provincia Angels viene attribuito ai territori in cui la consapevolezza della comunità, l’efficienza dei servizi di emergenza e l’organizzazione dell’assistenza ospedaliera acuta sono ottimizzate per garantire i migliori esiti possibili ai pazienti colpiti da ictus, una patologia fortemente tempo-dipendente: ogni minuto perso significa la distruzione di circa due milioni di neuroni, con un aumento del rischio di morte o disabilità permanente.
Il riconoscimento si inserisce nel quadro del progetto Angels, nato per diffondere le linee guida della European Stroke Organization e costruire una rete globale di eccellenza nella presa in carico dell’ictus, riducendo i tempi tra l’arrivo in ospedale e l’avvio delle terapie. Tempi che fanno la differenza: ogni mezz’ora di ritardo può tradursi in vite perse o in disabilità evitabili.
Un elemento distintivo del percorso senese è stato il forte investimento sull’educazione e sulla prevenzione, grazie alla partecipazione di 560 bambini al progetto FAST Heroes, la campagna didattica internazionale rivolta alle scuole primarie e promossa in Italia da A.L.I.Ce. Italia Odv. Attraverso giochi, video e racconti, i bambini imparano a riconoscere i principali sintomi dell’ictus e a chiamare subito i soccorsi, diventando simbolicamente “supereroi” capaci di salvare i nonni.
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“È un bellissimo riconoscimento – sottolinea Lorenzo Lorè, assessore all’istruzione del Comune di Siena – che vede protagonisti anche bambini e bambine. Tutti gli istituti comprensivi della città hanno aderito al progetto: questo dimostra quanto sia stato condiviso il messaggio e quanto sia stata compresa l’importanza di dare strumenti concreti ai più piccoli, che trascorrono molto tempo con i nonni”.
Alla base dell’iniziativa c’è anche il lavoro di raccordo tra sanità e scuola. “Ho colto subito l’importanza di questo progetto – spiega Maria Antonietta Campolo, presidente della Commissione salute del Comune di Siena –. Da medico, so che la cura non si ferma al trattamento del malato, ma punta a migliorare la qualità della vita. I bambini sono un tramite formidabile: con un approccio non traumatico sono stati preparati a riconoscere i primi segnali dell’ictus. Siena ha dimostrato grande lungimiranza”.

Centrale, nel percorso di cura, è il ruolo del sistema di emergenza. “Il 118 vuole essere il ponte tra il cittadino e i professionisti – evidenzia Stefano Dami, direttore della Centrale operativa 118 dell’Asl Tse di Siena e Grosseto –. L’ictus è un capitolo fondamentale, ma più in generale la centrale operativa deve diventare sempre di più un punto di riferimento per capire qual è la cosa giusta da fare nel momento giusto”.
Soddisfazione anche dall’ospedale, dove da anni l’organizzazione per la cura dell’ictus è una priorità. “Abbiamo bisogno che la popolazione conosca i sintomi – afferma Rossana Tassi, direttrice della Stroke Unit dell’AOU Senese – perché la tempestività è parte integrante dei risultati che possiamo ottenere in termini di recupero e ritorno alla vita quotidiana. Coinvolgere i bambini è stata un’esperienza straordinaria: la loro capacità di comprensione e partecipazione è impressionante”.
Un progetto che guarda al futuro, dunque, e che mette insieme sanità, emergenza, scuola e comunità, trasformando la prevenzione e la conoscenza in strumenti concreti di salute pubblica. Con il riconoscimento di Provincia Angels, Siena si conferma un modello virtuoso nella lotta all’ictus, dimostrando che salvare vite significa anche educare, fin da piccoli, a riconoscere i segnali che non possono aspettare.