Si è tenuto oggi Siena Sport Day, la prima giornata dello sport senese, presso l’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Siena, organizzata da Gruppo Stampa Autonomo Siena e Coni provinciale, con la partecipazione del Comitato Italiano Paralimpico Toscano.
Siena Sport Day è un contenitore di eventi dedicati agli atleti senesi che si sono distinti nelle varie discipline, a livello nazionale e internazionale. Il primo panel, intitolato “Dalla città del Palio alle città dei Giochi” ha visto protagonisti atleti e tecnici che hanno partecipato a Olimpiadi e Paralimpiadi, intervistati da Franco Morabito (presidente USSI Toscana) e Claudio Lenzi (coordinatore sport olimpici per il web de La Gazzetta dello Sport): sul palco sono saliti Irene Siragusa, Matteo Betti, Stefano Giardi e Christian Lorenzini.
La giornata si è conclusa nel pomeriggio con la presentazione del volume “Un tiro mancino. Matteo Betti, la storia del campione di scherma paralimpica” scritto da Giovanna Romano con prefazione di Carlo Paris e introduzione di Luca Pancalli. Sono intervenuti Pietro Di Lazzaro, giornalista TgR Rai Toscana, l’atleta, l’autrice, Paris e Cardullo. Parte del ricavato della vendita del libro verrà destinato al progetto Sport Shuttle – Campioni in movimento per l’acquisto di un pulmino attrezzato che consentirà alle società sportive paralimpiche senesi di trasportare gli atleti agli allenamenti e in trasferta.
“E’ un piacere essere presenti a queste giornate, abbiamo parlato di sport e di olimpiadi, e sono stata insignita della medaglia di bronzo al valore per il 2019 – ha detto la velocista colligiana Irene Siragusa – il 2022 sarà un anno importante, ci saranno i mondiali e ed europei all’aperto, sarà una lunga stagione estiva, a gennaio intanto inizia la stagione indoor. Vogliamo portare in alto sia ai colori della nazionale che della maglia sociale de l’esercito”.
“Finalmente siamo ripartiti con questo tipo di occasioni dopo il periodo di stop – ha aggiunto lo schermidore Matteo Betti – il libro sulla mia vicenda umana e sportiva? E’ strano per me che sia venuto in mente all’editore un libro con me protagonista, l’autrice è stata davvero brava e il lavoro è venuto molto bene, oltre a ciò il libro ha una destinazione benefica per raccogliere risorse utili a comprare un pulmino attrezzato per le società paralimpiche senesi”. “.
