È stata presentata l’opera che andrà in premio alla Contrada vincitrice della 50ª edizione del Minimasgalano, firmata dagli artisti senesi Laura e Alessandro Brocchi e offerta dalla Fondazione Artemio Franchi. Un riconoscimento che unisce memoria e tradizione in un anno doppiamente speciale: il cinquantennale della manifestazione dei Giovani Alfieri e Tamburini e il quarantesimo anniversario della Fondazione.
“Lo abbiamo fatto con immenso orgoglio e passione – ha dichiarato Francesco Franchi – perché la tradizione del Minimasgalano nasce proprio negli anni in cui Artemio era Capitano della Torre. Fin dall’inizio seguì con entusiasmo i giovani tamburini e alfieri che si cimentavano nell’eleganza e nella rappresentazione dei colori e dei suoni delle Contrade. Per noi questo è un legame fortissimo, e quest’anno le ricorrenze del 50° Minimasgalano e del 40° della Fondazione si sono incontrate in un simbolico abbraccio. È anche un modo per ringraziare la Contrada della Torre e tutta la città di Siena, che continuano a custodire con affetto la memoria di Artemio”.
La realizzazione, intitolata “Il giglio e la verbena”, è stata illustrata da Laura Brocchi: “Quando ci è stato proposto di realizzare quest’opera per la Fondazione Franchi – ha spiegato – abbiamo cercato di scavare dentro di noi per rappresentare al meglio la sua figura. Il giglio e la verbena sono i due elementi floreali che richiamano Firenze e Siena, le due città di Artemio. Il suo ritratto è stato ripreso da una fotografia famosa che lo immortala mentre cammina da solo lungo il “salicotto”: abbiamo trasformato quella sagoma in metallo dorato, abbracciata da una bandiera che rappresenta tutte e diciassette le Contrade. La base circolare richiama sia il tamburo che il pallone da calcio, la sua altra grande passione. Infine, abbiamo inserito un frammento autentico della rete dello stadio “Artemio Franchi”, per legare idealmente Contrade e sport in un’unica opera”.
Il Priore della Contrada della Torre, Massimo Bianchi, ha sottolineato il valore dell’iniziativa: “È un premio che si sposa perfettamente con lo spirito del Minimasgalano, nato per i giovani alfieri e tamburini: non solo una competizione, ma un momento di crescita, amicizia e scambio tra ragazzi di tutte le Contrade. C’è molta attesa per questa edizione, che assume un significato ancora più profondo perché intreccia tradizione, valori sociali e memoria”.