Siena: truffa anziano con la tecnica del falso carabiniere, 15enne sorpresa in flagranza dalla Polizia

Alla vittima, un anziano residente nel centro storico di Siena, era stato fatto credere di essere indagato perché ritenuto responsabile di una rapina in una gioielleria

Di Redazione | 25 Novembre 2025 alle 11:30

Siena: truffa anziano con la tecnica del falso carabiniere, 15enne sorpresa in flagranza dalla Polizia

Ha raggirato un anziano con la tecnica del finto carabiniere e si è fatta consegnare i gioielli, ma una minorenne è stata sorpresa in flagranza dalla Polizia di Stato che l’ha denunciata.

Nella tarda mattinata del 22 novembre, alla Sala Operativa della Questura di Siena è giunta una segnalazione di una possibile truffa in atto nei confronti di un anziano signore residente nel centro storico.
Immediatamente, la Centrale ha inviato un equipaggio delle Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico sul posto, dove presso il portone d’ingresso dello stabile gli agenti hanno individuato e bloccato una ragazza di 15 anni, con in mano una scatola piena di gioielli d’oro.

La giovane, identificata per italiana residente in Campania, è stata accompagnata in Questura per gli accertamenti del caso. Dalle immediate indagini è emerso che la presunta truffatrice aveva architettato nei minimi particolari il raggiro.

L’anziano era stato contattato da un presunto maresciallo dei carabinieri che gli aveva comunicato che a suo carico si stavano svolgendo indagini perché ritenuto responsabile di una rapina in una gioielleria. Il finto maresciallo poi gli aveva intimato di preparare e consegnare l’oro e altri preziosi in suo possesso ad una collaboratrice che si sarebbe presentata presso la sua abitazione.

La tempestiva segnalazione al numero unico di emergenza da parte di un parente della vittima, insospettito dalla stranezza della situazione, e l’immediato intervento della Polizia, hanno evitato che la giovane, già riuscita ad entrare ed in possesso dell’oro consegnatole dall’anziano, si allontanasse con la refurtiva.
La minore è stata denunciata per tentata truffa aggravata e, successivamente, affidata ai genitori.

Si precisa che il procedimento penale verte nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità penale dell’indagata sarà definitivamente accertata solo ove intervenga una sentenza irrevocabile di condanna. Fino a tale momento vige la presunzione di non colpevolezza.



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