Nuove soluzioni per la sosta e progetti per i residenti: sono le principali novità emerse questa mattina nel secondo appuntamento dedicato al futuro Piano Strutturale, illustrato in Commissione assetto e territorio presieduta da Francesca Borghi (Fratelli d’Italia). Tra le idee più significative, la creazione di un posteggio scambiatore nella zona nord della città, sull’esempio di quelli già attivi e molto frequentati in via Aretina e ai Tufi. I tecnici hanno inoltre discusso la possibilità di accordi con privati per individuare ulteriori spazi e valutato l’ipotesi di ampliare e sopraelevare di un piano proprio i parcheggi già esistenti di via Aretina e dei Tufi dove a breve saranno terminati anche i lavori della cicloturistica. Sul fronte residenti, sono allo studio idee per nuovi posteggi all’interno della città storica, ma richiederanno approfondimenti geologici per via della delicatezza del sottosuolo. Si è parlato anche dell’ampliamento dei parcheggi in via Peruzzi e Santa Caterina fuori Fontebranda, dove in futuro potrebbe essere valutato un collegamento con via Mascagni.
La Commissione, riunitasi alla presenza del vice sindaco Michele Capitani con l’ingegnere Paolo Giuliani a capo della Direzione Territorio e coordinatore del progetto, l’architetto comunale Marco Vannocci e l’architetto Gianni Neri, ha affrontato una fase ancora introduttiva. L’obiettivo è fornire una base condivisa prima di passare agli aspetti più tecnici del Piano.
I tecnici hanno ricordato che il Piano Strutturale definirà le strategie decennali della città, mentre il Piano Operativo trasformerà queste scelte in interventi concreti. Al centro resterà la sostenibilità: il consumo di suolo sarà fortemente ridotto, privilegiando la rigenerazione di aree già urbanizzate, per favorire il lavoro locale e riportare attività e mestieri nel centro storico.
Tra i temi trattati anche mobilità e sicurezza idraulica: la “città dell’Arbia” resta nei piani, legata alla bretella della Nuova Cassia, e sono previste migliorie per la viabilità in punti chiave come Cerchiaia e viale Toselli. Sono state ipotizzate anche coperture per raccogliere acqua piovana, vasche di accumulo interrate e grondaie per deviare le acque, in risposta agli allagamenti dello scorso anno.
Sul fronte della transizione ecologica, spazio a fonti rinnovabili – come i pannelli fotovoltaici che potrebbero essere previsti anche per strutture sportive come il Velodromo – e alla promozione di comunità energetiche. Le nuove costruzioni dovranno rispettare criteri ambientali, sia nei materiali che nelle soluzioni di ventilazione e bitumatura, puntando su ecosostenibilità e resistenza. Tra le idee, anche nuove alberature tra Vico Alto e San Miniato.
Il Piano riserverà attenzione particolare alle aree verdi del centro storico, comprese quelle private come orti pensili e giardini interni. L’obiettivo generale è programmare nei prossimi 10-15 anni una città policentrica, inclusiva, attenta alla qualità dell’abitare e pronta alle sfide della transizione ecologica e digitale, valorizzando il patrimonio sociale, culturale e produttivo.”
Andrea Bianchi Sugarelli