Siena, un trionfo di memoria e cultura: la mostra sull’editoria contradaiola incanta la Sala delle Lupe

L’iniziativa, fortemente voluta e curata dagli archivisti delle diciassette Consorelle, si è trasformata fin dalle prime ore in un vivace crocevia di incontri, scoperte e racconti

Di Redazione | 7 Dicembre 2025 alle 13:00

Siena, un trionfo di memoria e cultura: la mostra sull’editoria contradaiola incanta la Sala delle Lupe

Siena ha saputo ancora una volta emozionarsi e sorprendere, riscoprendo le sue radici più autentiche proprio tra le mura del Palazzo Pubblico. Nella splendida cornice della Sala delle Lupe, la Mostra Mercato dell’Editoria di Contrada, inaugurata ieri e che chiuderà questo pomeriggio, sta registrando un successo che va ben oltre le aspettative. Un’autentica festa della memoria cittadina, capace di attrarre collezionisti, appassionati, curiosi e tanti senesi che, tavolo dopo tavolo, hanno riscoperto il valore prezioso della carta stampata delle loro Contrade.

L’iniziativa, fortemente voluta e curata dagli archivisti delle diciassette Consorelle, si è trasformata fin dalle prime ore in un vivace crocevia di incontri, scoperte e racconti. Ben oltre quattrocento pubblicazioni – dai numeri unici alle nuove uscite, passando per sonetti, trattati, libretti storici e giornalini – hanno affollato i banchi delle Contrade, pronte a essere sfogliate, acquistate e, soprattutto, riscoperte.

A rendere speciale la manifestazione sono state anche le vere e proprie rarità offerte ai visitatori: la Lupa ha stupito con l’esposizione (e la vendita) di introvabili libretti novecenteschi, autentiche chicche per bibliofili e appassionati; la Chiocciola ha affascinato con sonetti ricercatissimi, arricchiti addirittura da una foto originale della Fontanina, a testimonianza di quanto la memoria passi anche dall’immagine. E ancora, la Selva e la Torre hanno saputo emozionare proponendo vecchi sonetti e pubblicazioni ormai difficili da reperire così come tutte le altre contrade, offrendo a molti la possibilità di aggiungere un tassello unico alle proprie collezioni.

L’atmosfera che si respirava tra i banchi era quella delle grandi occasioni: dirigenti di Contrada intenti a confrontare cataloghi e rarità, senesi di ogni età a caccia della “perla” sfuggita in passato, giovani curiosi e turisti desiderosi di immergersi in un mondo sospeso tra storia cittadina e passione editoriale. Il boom di presenze racconta di una città viva, orgogliosa e partecipe, che non ha voluto perdersi la possibilità di stringere tra le mani pagine che parlano di identità, appartenenza, festa e memoria.
Dietro questo successo c’è un lavoro corale, frutto della sinergia tra Magistrato delle Contrade, Comune di Siena, Consorzio per la Tutela del Palio, Comitato Amici del Palio e una commissione organizzatrice composta da Riccardo Manganelli (Nicchio), Alessandra Antonini (Selva) e Margherita Turillazzi (Civetta). Un gruppo che ha saputo valorizzare il patrimonio archivistico delle Contrade, non solo conservando il passato ma proiettandolo con entusiasmo verso il futuro. Gli archivisti, veri custodi della storia senese, sono stati protagonisti silenziosi e instancabili di questa rinascita della memoria, capaci di affiancare la tradizione al mondo digitale e di stimolare la curiosità delle nuove generazioni.

La Mostra Mercato dell’Editoria di Contrada non è stata solo un’esposizione: è diventata un laboratorio di conoscenza, un’occasione per riflettere sull’identità cittadina e un punto di incontro tra passato e presente. Ogni pubblicazione esposta è apparsa come una tessera di un mosaico più grande, quello di una Siena che non smette mai di raccontarsi, rinnovarsi e custodire ciò che ha di più caro: la propria storia.

Il successo di pubblico e di critica raccolto in queste giornate lascia sperare che questa straordinaria iniziativa possa tornare a illuminare, ancora e ancora, la vita culturale della città. In un tempo in cui la memoria rischia spesso di essere dimenticata, Siena ha dimostrato che c’è ancora spazio, e tanto entusiasmo, per riscoprire il valore delle sue radici, pagina dopo pagina.

Andrea Bianchi Sugarelli



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