La rivoluzione è compiuta anche a Siena. I vigili urbani hanno iniziato a pattugliare il centro storico e i quartieri cittadini con la pistola d’ordinanza, manette e lo spray al peperoncino. Una svolta molto dibattuta nei mesi scorsi, ma passata quasi inosservata ora che si è concretizzata e che segna una nuova pagina nella storia della Polizia Locale. Fino a due settimane fa, infatti, nessun agente aveva mai portato un’arma da fuoco in servizio: Siena era rimasta l’unico capoluogo di provincia italiano a non aver ancora adottato questa possibilità prevista dalla legge.
Il cambiamento è frutto di un lungo percorso, accelerato dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicoletta Fabio dopo una mozione presentata un anno fa da Silvia Armini e l’ex gruppo Le Biccherne in consiglio comunale.
Gli agenti sono dotati di pistola semiautomatica Beretta APX/A1 calibro 9x19mm, già in uso presso molte forze di polizia in Italia e all’estero e selezionata per affidabilità, sicurezza e maneggevolezza. Sono disponibili in totale 75 armi, incluse le riserve, con caricatore da 17 colpi e caratteristiche tecniche studiate per la massima semplicità d’uso e sicurezza per tutti gli operatori.
Alla Beretta si affianca lo spray antiaggressione a base di Oleoresin Capsicum, conforme alle specifiche ministeriali, e una dotazione di 80 manette e altrettante mazzette di segnalazione Prg580.
Non tutti i vigili urbani hanno scelto di armarsi: tra i 69 agenti in servizio, alcuni hanno esercitato il diritto all’obiezione di coscienza. Chi invece ha accettato la nuova dotazione è stato sottoposto a corsi di formazione specifici e propedeutici all’uso delle armi, come previsto dalla normativa nazionale.
Intanto, per le strade di Siena, i cittadini possono già vedere i primi agenti armati: un cambiamento profondo, passato quasi inosservato ma che rappresenta una vera e propria rivoluzione per la sicurezza locale.
Andrea Bianchi Sugarelli
