Simone Pianigiani: "Fino a 40 anni Siena è stata tutto per me"

Ospite d’eccezione ieri sera a Domenica Sport Sera, su Radio Siena Tv Simone Pianigiani, ex allenatore della Mens Sana e oggi formatore aziendale e commentatore per Dazn

Di Redazione | 20 Ottobre 2025 alle 16:00

Ospite d’eccezione ieri sera a Domenica Sport Sera, su Radio Siena Tv: Matteo Borsi ha intervistato Simone Pianigiani, ex allenatore della Mens Sana e oggi formatore aziendale e commentatore per Dazn. Un incontro tra vecchi amici, che ha ripercorso una carriera straordinaria, dai trionfi sul parquet ai nuovi progetti professionali.

“Ho la fortuna di poter scegliere” ha raccontato Pianigiani. “Allenare una squadra o un gruppo di lavoro, alla fine, è molto simile: si tratta sempre di mettere insieme persone diverse per farle rendere al meglio. Oggi lavoro con aziende, faccio formazione, team building, consulenza. È un modo per continuare a crescere e rimandare l’invecchiamento”.

Sul possibile ritorno in panchina, il coach non chiude le porte: “Mai dire mai. Ma servono condizioni particolari: contesti stimolanti, obiettivi chiari, possibilità di programmare. Oggi mi diverto a fare cose diverse, più varie, e resto un po’ di più in Italia”.

Parlando del legame con la sua città, Pianigiani non nasconde l’emozione: “Siena è stata tutto per me, dai 14 ai 40 anni. Ogni volta che torno è una tempesta emotiva. Oggi vivo tra Roma e Milano, ma quando qualcuno all’estero nomina Siena, capisco quanto sia rimasta un luogo magico per tutti”.

L’ex tecnico biancoverde ha poi ricordato con orgoglio l’eredità lasciata dalla Mens Sana: “Quella squadra è ancora un modello, soprattutto all’estero. Da una città di 60 mila abitanti siamo arrivati tra le prime d’Europa. Oggi tanti di quel gruppo lavorano ad alti livelli, dagli allenatori come Magro e Banchi ai preparatori e dirigenti. È la prova di un club straordinario”.

Nel corso della trasmissione, Pianigiani ha anche reso omaggio a Carlo Recalcati, nel ‘Recalcati Day’: “Per me è stato l’ultimo tassello della mia formazione. Charlie ha vinto ovunque, spesso da outsider. È un esempio di spessore umano e professionale”.

Infine, il tecnico senese ha parlato del suo nuovo libro, un progetto nato dalle esperienze aziendali: “Non è un’autobiografia né un libro tecnico, ma un viaggio tra sport e impresa. Racconto aneddoti che mostrano quanto i due mondi si somiglino: serve flessibilità, capacità di cambiare, fiducia nel gruppo. Come quando, dopo una sconfitta pesante con l’Olympiacos, in 48 ore abbiamo ribaltato tutto e riscritto la nostra storia”.



Articoli correlati