Nuove preoccupazioni sul fronte occupazionale in provincia di Siena. Altre 43 persone rischiano di perdere il lavoro; per questo, mercoledì in Regione, i sindacati hanno incontrato l’azienda Capaccioli, con sede a Sinalunga.
Al centro dell’incontro c’erano il piano industriale della società e la situazione dei lavoratori, rimasti senza stipendio dallo scorso ottobre.
Secondo Daniela Miniero, della Fiom Cgil Siena, “l’incontro in Regione ha evidenziato un piano industriale debole secondo le nostre valutazioni. Abbiamo nuovamente rappresentato le difficoltà dei lavoratori, che stanno affrontando una situazione di sofferenza economica da diversi mesi”.
L’azienda, ha spiegato Miniero, “ha mostrato un’apertura nel riconoscere almeno una prima tranche di pagamento nel mese di dicembre, anche se non c’è ancora una risposta definitiva sull’accettazione della cassa integrazione da parte dell’Inps. I lavoratori, quindi, rimangono senza stipendio, parziale o totale, da ottobre”.
La sindacalista ha inoltre sottolineato che “abbiamo presentato un piano industriale di rilancio che prevede alcuni accorgimenti necessari. L’azienda ha richiesto la composizione negoziata per crisi aziendale, e noi continueremo a monitorare la situazione a questo tavolo regionale, con l’auspicio che gli intenti e le promesse possano portare frutti concreti”.
L’obiettivo, ha concluso Miniero, è “che nel 2026 l’azienda, nonostante le difficoltà, possa ripartire riconoscendo pienamente i diritti dei lavoratori, a partire dall’erogazione dei salari arretrati”.