A Sinalunga è scattato il blocco ai nuovi interventi edilizi a seguito della scadenza dei termini del Piano Operativo comunale. Dal 12 dicembre 2025, il Comune si trova infatti sotto le norme di salvaguardia previste dalla legge regionale 65/2014 per la pianificazione urbanistica. La situazione è stata denunciata dai consiglieri di opposizione Mattia Savelli (nella foto), Tatiana Roggi, Rebecca Papa e Marco Bartolini (Alleanza per Sinalunga), che parlano di una “vera paralisi per lo sviluppo del territorio”.
Il Piano Operativo avrebbe dovuto essere adottato entro tre anni dall’avvio del procedimento, iniziato nel dicembre 2022. Trascorsi i termini senza approvazione, la legge regionale prevede limiti stringenti: non sono consentiti interventi edilizi di nuova edificazione, l’installazione di nuovi manufatti – inclusi prefabbricati e strutture per l’attività agricola amatoriale o il ricovero di animali domestici – e viene vietata la demolizione e ricostruzione con aumento volumetrico. Di fatto, anche la presentazione di sanatorie per difformità edilizie non è più possibile, un aspetto che secondo l’opposizione “potrebbe incidere molto anche sul mercato immobiliare”.
Secondo Savelli, Roggi, Papa e Bartolini, questo blocco edilizio coinvolge sia progetti pubblici che privati: “Una tale paralisi potrebbe rendere vani tanti interventi urbanistici oltre agli sforzi di imprese e cittadini che vorrebbero investire sul nostro territorio”.
I consiglieri pongono una serie di domande all’amministrazione Zacchei, chiedendo conto del motivo per cui il Piano Operativo non sia stato adottato nei tempi previsti e perché, in caso di ritardi da parte dell’azienda incaricata, non sia stato revocato l’incarico. L’opposizione parla di una “superficialità amministrativa” da parte della maggioranza: “Questa situazione mostra ancora una volta una gestione attenta solo alle questioni ideologiche, ma non ai temi davvero sentiti da cittadini e territorio”.
Andrea Bianchi Sugarelli